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aggressioni in ospedale

Calci e pugni al Triage, condannato per lesioni colpose

di Redazione

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Cercando il faccia a faccia fisico con l'infermiere - reo, a suo dire, di affermare stupidaggini - ha sfondato a calci e pugni la porta del Triage provocando al sanitario un trauma contusivo con prognosi di 20 giorni. È successo nel 2014 al Pronto soccorso di Terracina (LT) e nel 2019 arriva la sentenza del Giudice di Pace, che condanna il paziente per il reato di lesioni colpose: 1.200 euro più il pagamento delle spese processuali.

Prende a calci e pugni la porta del Triage ferendo un infermiere: condannato

Ci sono voluti 5 anni a M.E., infermiere, per ottenere giustizia. Era in turno al Triage del Pronto soccorso di Terracina (LT) quando, nell'aprile del 2014, un paziente ha cominciato ad inveire contro di lui per problematiche legate alla precedenza d'ingresso.

Accusandolo di dire stupidaggini, l'ha inseguito fino alla stanza del Triage, dove l'infermiere si era ritirato per evitare di alimentare la discussione. In un crescendo di rabbia e aggressività, l'uomo ha cercato il faccia a faccia fisico con l'infermiere arrivando a prendere a calci e pugni la porta chiusa dell'ufficio, rompendola in più parti e, così facendo, una parte del legno che la componeva, si staccava, andando ad attingere il M. alla gamba destra, che riportava trauma contusivo della caviglia con 20 giorni di prognosi.

Fallito il tentativo di conciliazione, a distanza di 5 anni dall'accaduto è arrivata la sentenza del Giudice di Pace che riconosce all'imputato la penale responsabilità per il reato di lesioni colpose condannandolo alla pena pecuniaria di €1.200 di multa, oltre al pagamento delle spese processuali. Dal canto suo la Asl non si è mai costituita parte civile per i danni arrecati e nemmeno per schierarsi al fianco dell'ormai ex dipendente.

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