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Bertolaso: ospedali denuncino aggressioni e siano parte civile

di Redazione

Gli episodi di violenza contro gli operatori sanitari e sociosanitari non possono e non devono essere tollerati. In caso si verifichi un evento di aggressione la sicurezza del personale deve essere garantita anche nelle fasi successive quando, per tutelare i lavoratori, gli enti sanitari dovranno, oltre a segnalare gli eventi violenti alla Procura, anche valutare di costituirsi parte civile nei processi penali. Bisogna denunciare sempre quanto accade. Questa deve diventare una prassi. Così Guido Bertolaso della Direzione Welfare in una circolare inviata ai Direttori Generali delle strutture sanitarie lombarde (Ats, Asst, Irccs) in cui si danno alcune indicazioni in merito alle aggressioni al personale sanitario.

Lombardia introduce misure per supporto psicologico e legale ai sanitari

guido bertolaso

Guido Bertolaso, assessore al Welfare della regione Lombardia

La Regione intende così dare seguito, rafforzando il proprio impegno, alle disposizioni della recente normativa nazionale che mira a rafforzare la protezione dei sanitari prevedendo la procedibilità d'ufficio e l'inasprimento delle pene.

Sono quasi 5mila gli episodi di aggressione, dagli insulti alla violenza con arma, che sono stati segnalati complessivamente in Lombardia nel 2023. Tuttavia, le denunce risultano soltanto il 4% di quelle subite, in flessione rispetto al 2022 quando in Procura ne erano giunte il 6%.

Tenendo conto dei dati allarmanti, molte strutture ospedaliere hanno già provveduto ad attivare il pulsante di allarme aggressione agli operatori sanitari e ad assicurare nei Pronto soccorso la presenza del “Caring Nurse”, figura di accoglienza per pazienti e familiari che per il momento sembra essere efficace nel ridurre quella conflittualità che può degenerare in violenza.

Con questa circolare si intensificano pertanto una serie di misure operative da mettere in atto con l'obiettivo di prevenire e contrastare gli episodi di violenza che si verificano nelle strutture sanitarie, le quali sono invitate a stipulare protocolli in collaborazione con le Forze di polizia così da assicurare un intervento tempestivo in caso di aggressioni.

Nella nota regionale si incoraggia altresì ad elaborare procedure aziendali per garantire anche il supporto psicologico e legale ai dipendenti che subiscono qualsiasi forma di violenza, sia fisica che verbale, accompagnandoli in maniera adeguata durante tutto il percorso.

È previsto anche l'obbligo di denunciare all'Autorità Giudiziaria gli episodi di violenza, sia quelli a danno del personale sia quelli che danneggiano beni aziendali. È stabilito infine un monitoraggio continuo di tali episodi nonché un'analisi dei dati raccolti dall'Agenzia di Controllo del Sistema Socio Sanitario Lombardo allo scopo di identificare le aree con maggiori criticità e rafforzare ulteriormente le misure di prevenzione.

La collaborazione con le Forze dell'Ordine, il monitoraggio continuo degli episodi di violenza e il supporto psicologico e legale per i lavoratori aggrediti sono solo alcune delle misure messe in campo, spiega Bertolaso illustrando le nuove disposizioni in linea con quelle ministeriali.

Si tratta di misure concrete per garantire la sicurezza di chi ogni giorno lavora al servizio della salute dei cittadini. Puntano a prendersi in carico non solo i nostri pazienti ma anche il nostro personale - continua l'assessore -. La tutela della salute e del benessere degli operatori rappresenta un presupposto fondamentale per garantire un sistema sanitario efficiente e sicuro, a beneficio non solo dei lavoratori, ma anche dei cittadini lombardi che si affidano quotidianamente ai servizi sanitari, conclude.

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