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aggressioni in ospedale

I PS sempre più zona di guerra: due aggressioni nello stesso giorno a Pescara e Verona

di Redazione

Pestaggio ad un infermiere nel presidio ospedaliero di Pescara che ha riportato gravi lesioni con una prognosi di 10 giorni. All’ospedale Borgo Trento di Verona rissa tra pazienti sedata da medici e operatori sanitari. La condanna di Nursind e Uil Fpl: Violenza inaccettabile e nel Pronto soccorso situazione grave e pericolosa. Nel capoluogo abruzzese, l’operatore sanitario era intervenuto per calmare l’aggressore, un uomo senza fissa dimora, che stava importunando altri pazienti in attesa: preso lui di mira, ha riportato gravi lesioni. Anche nella città veneta i sanitari sono dovuti intervenire per sedare una vera e propria rissa tra chi aspettava il proprio turno di visita.

Due aggressioni in un giorno, nei PS di Pescara e Verona esplode la violenza

pronto soccorso violenza

Il 3 aprile 2025 si sono verificati due episodi di violenza nei pronto soccorso di due città diverse: Verona e Pescara.

Infermiere preso a calci e pugni nella sala d’attesa del Pronto soccorso del presidio ospedaliero di Pescara: l’operatore sanitario era intervenuto perché l’aggressore, in evidente stato alterato, stava lanciando una sedia a rotelle contro altri pazienti.

Botte a colpi di stampelle nella sala d’aspetto dell’ospedale Borgo Trento a Verona, dove si è scatenata una rissa tra pazienti. Anche qui sono dovuti intervenire medici e infermieri per dividerli. Per fortuna, nessuno dei sanitari ha riportato traumi.

I due gravi episodi sono avvenuti il 3 aprile, in due ospedali a centinaia di chilometri di distanza. Entrambe le vicende evidenziano un problema serio e diffuso di sicurezza per chi lavora nei PS.

Nursind: A Pescara violenza inaccettabile, l’inasprimento delle pene non basta

Ferma condanna alle aggressioni dal Nursind: Si tratta di episodi inaccettabili che mettono a rischio l’incolumità dei lavoratori e compromettono la qualità dell’assistenza.

Il sindacato sottolinea come il numero crescente di aggressioni contribuisca alla fuga del personale ospedaliero: Sempre più professionisti preferiscono la libera professione o la medicina di base.

Il fenomeno aggrava ulteriormente una situazione già complessa, con aumento di stress lavorativo, infortuni e patologie professionali.

Il recente decreto sulle pene più severe è un passo avanti – riconosce Nursind – ma non è ancora percepito come deterrente.

Uil Fpl: A Verona serve un piano di sicurezza reale, non soluzioni di facciata

Stefano Gottardi, segretario provinciale della Uil Fpl Verona, condanna la situazione al PS di Borgo Trento: Un paradosso inaccettabile. A intervenire per sedare risse sono medici e infermieri, non la sicurezza.

Serve un piano vero per la sicurezza, non soluzioni tampone. Di notte la polizia non c’è, e le guardie armate spesso non sono formate per gestire situazioni critiche, aggiunge.

La Uil Fpl lancia un allarme: La situazione resta grave e pericolosa. Il personale è stanco e non può farsi carico anche dell’ordine pubblico.

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