Prima di intraprendere la scelta della Libera Professione Infermieristica occorre informarsi bene su quello a cui si potrebbe andare incontro ed evitare le insidie che l’apertura della P.IVA può nascondere. Ecco alcuni consigli per non sbagliare e per iniziare un percorso che per molti versi può rivelarsi entusiasmante ed altamente formativo.
Vuoi diventare Libero Professionista?
L’apertura della P.IVA è una strada irta di imprevisti, ma si possono prevenire
Apri la partita IVA , recandoti all’Agenzia delle Entrate; affidati ad un commercialista di fiducia, ti servirà ai fini fiscali in seguito (gli onorari di un commercialista si aggirano su cifre che variano da un minimo di 600 euro ad un massimo di 1500 all’anno).
Iscriviti ad ENPAPI : lo puoi fare online, l’iscrizione è obbligatoria se vuoi esercitare da libero professionista.
Comunica al Collegio che sei un libero professionista e compila il modulo di richiesta per la pubblicità e l’autorizzazione all’utilizzo del logo IPASVI.
Munisciti degli strumenti idonei per esercitare la libera professione, ma decidi se vuoi operare all'interno di una struttura già avviata, sull territorio o in ambulatorio.
Gli strumenti necessari al Libero Professionista
L’automobile o un mezzo di trasporto idoneo (come ad esempio uno scooter nelle grandi città) è indispensabile. La conoscenza approfondita del territorio ti consente di muoverti agevolmente e velocemente senza farti sprecare tempo, che ti è utile investire nelle relazioni coi clienti e con i portatori di interesse.
Altro strumento utile ed indispensabile è la borsa dei prelievi , che deve contenere:
laccio emostatico (/in lattice e non);
cotone;
antisettico;
guanti monouso;
aghi con sistema vacutainer e camicie (eventuale adattatore);
contenitore per taglienti (rifiuti speciali);
cerotto ipoallergenico;
contenitori per la raccolta di urine;
porta provette;
provette per tutti i tipi di esami.
Indispensabile la Medical BAG , in cui è raccolto il materiale utile per la giornata lavorativa sul territorio. Deve contenere:
siringhe;
aghi di diverse misure;
medicazioni per agocannula;
siringhe a cono (schizzettoni);
cerotto ipoallergenico;
deflussori e regolatori di flusso;
garze e disinfettante (antisettico generico, betadine, acqua ossigenata, fisiologica spray);
lubrificante;
guanti sterili e non;
fiale di soluzione fisiologica da 10ml;
catetere vescicale nelaton per cateterismo estemporaneo uomo e donna, catetere in silicone 2 per misura (18ch, 16 ch, 14ch);
garze sterili, garze di argento, alginati, grasse, con betadine, con paraffina, traumatiche, idrocolloidi, schiume di poliuretano, bende all’ossido di zinco;
pomata di ossido di zinco, creme barriera per la protezione delle lesioni da decubito;
bende elastiche auto fissanti e non, bende in cotone di Germania, cerotti premedicati, rete tubolare;
ghiaccio secco, cerotti steri-strip, cerotto tessuto non tessuto;
abbassalingua, tappini per flebo;
bisturi, forbici, pinze, rasoi monouso.
Questo è un sunto dell’essenziale, poi secondo le abitudini di lavoro e in base alla tipologia di pazienti che si andranno ad assistere, il contenuto verrà adattato al caso.
Strumento importante per l’attività sul territorio è il navigatore GPS : tanti potrebbero utilizzare il proprio telefonino, scaricando apposite applicazioni o direttamente con google maps. Lo stesso Smartphone rappresenta un valido strumento di lavoro per il libero professionista. Ve ne sono tanti in commercio e quando la scelta aumenta, proporzionalmente aumentano anche le possibilità di fare le scelte sbagliate. Scelte che si ripercuoteranno sul vostro tempo e lavoro. Investire pochi euro in più su tale dispositivo potrebbe fare la differenza tra efficienza ed efficacia del vostro servizio, risparmiandovi inutili accessori che sareste obbligati ad acquistare in seguito.
La potenza di calcolo del processore in esso contenuto permetterà di tenere aperte più applicazioni contemporaneamente, di poter utilizzare il navigatore, leggere le mail o, nei modelli più avanzati, di farcele leggere dallo stesso Smartphone. L’utilizzo di tale dispositivo nella funzione di navigatore lo rende molto sensibile allo spreco di batteria, munirsi quindi di caricabatteria o supplemento di carica . In commercio ve ne sono di diversa grandezza e potenza (è sempre bene dotarsi di caricabatteria per auto e/o accendisigari). Va ricordato, a tal proposito, che con la sicurezza non si scherza, perciò munitevi di auricolari , meglio se senza fili, oppure di un sistema di vivavoce integrato nell’auto.
Organizzare la propria giornata lavorativa è il modo migliore per non incorrere in sprechi di tempo. La sera antecedente l’uscita ci si prepara il “giro pazienti” a tavolino; si scelgono gli itinerari in base alle priorità e al traffico orario. Inutile dirvi che al mattino sono da evitare le zone ad alta densità di scolaresche: finireste per incappare nel traffico e perdere tempo prezioso.
La nostra auto è il nostro magazzino ambulante, è piena di materiale di scorta ben distribuito in ceste di plastica trasparenti chiuse, ma è anche il nostro ufficio, dunque telefono sempre in carica, block notes sempre pronto, penne, acqua e snack da consumare regolarmente.
Siamo abituati ad andare in auto, ma non a pensare che muoversi con essa è un costo fisso. Lo spreco di benzina per cattiva organizzazione è uno spreco di risorse che graverà ogni fine mese sulle nostre tasche. Non possiamo caricare di questi costi il paziente, ma dobbiamo trovare strategie che ne limitino lo spreco . Il tempo è prezioso e sprecarlo è sacrilegio; il tempo è denaro, quindi utilizzarlo al meglio è la considerazione più importante da metabolizzare.
Louchobi
1 commenti
???
#1
Ma è una guida vera?