La cartella clinica è il documento principale in un processo di assistenza e presa in carico di un paziente. Essa accompagna sempre l’utente in tutte le fasi assistenziali che lo riguardano.
La rilevanza medico-legale della cartella clinica
Uno dei doveri dell'infermiere è la corretta compilazione della documentazione infermieristica, che diverrà parte integrante della cartella clinica. Essa rappresenta, per l'infermiere, un'incombenza sicuramente onerosa, ma di enorme rilevanza medico-legale. Una sintetica, ma esauriente definizione di cartella clinica è quella di documento sanitario che costituisce la verbalizzazione dell'attività propria del reparto ospedaliero con riferimento al singolo degente cui tale attività corrisponde
(Bargagna, 1978).
Dunque essa rappresenta il mezzo più fedele in grado di documentare il decorso clinico di ogni degente, delle decisioni assunte e degli interventi effettuati.
L'importanza della cartella clinica è duplice, poiché essa assume un valore:
- medico legale: in caso di contenzioso rappresenta un elemento di prova con valore probatorio, è definito dall'orientamento giurisprudenziale un “atto pubblico di fede privilegiata”, contestabile solo con una querela di falso;
- assistenziale: rappresenta una registrazione precisa delle prestazioni effettuate sul singolo degente.
La cartella clinica deve contenere l'intera documentazione del ricovero
All'interno della cartella clinica vengono raccolti tutti i documenti che partono dal verbale di Pronto Soccorso per arrivare alla scheda di dimissione ospedaliera (S.D.O.).
L'infermiere che compila la cartella deve conoscere i requisiti formali e sostanziali che la stessa deve possedere. Essi sono:
- veridicità: la cartella deve contenere, in maniera assolutamente rispondente al vero, la verbalizzazione delle procedure assistenziali attuate sul malato;
- completezza e chiarezza: i contenuti devono essere chiari ed inequivoci, proprio nell'ottica che la cartella possa essere oggetto di esame da parte di soggetti diversi dai redattori. La terminologia specialistica usata non deve lasciare dubbi, ivi comprese le sigle. Si consiglia di far ricorso ad una legenda che consenta di risalire al termine esteso cui l'abbreviazione si riferisce;
- rintracciabilità: l'autore dell'annotazione deve risultare sempre individuabile;
- contestualità: l'annotazione deve essere contestuale, cioè contemporanea all'evento descritto.
In alcune Unità Operative ciò risulta difficile, perciò normalmente si richiede il rispetto di due regole fondamentali:
- l'annotazione in cartella deve avvenire durante il periodo di degenza;
- deve essere rispettata la sequenza cronologica degli eventi.
Dando uno sguardo allo scenario generale, notiamo come sia profondamente cambiata la figura dell'infermiere rispetto al passato; oggi l’infermiere non lavora più solo e soltanto nelle corsie di degenza degli ospedali come mero esecutore di ordini e consegne, ma riveste un ruolo importante nel settore della Sanità, sia pubblica che privata.
L'evoluzione della figura dell'infermiere negli ultimi anni è stata enorme e tale progresso infermieristico, di natura teorica e pratica, ha fatto sì che con l'aumentare dell'autonomia decisionale vi sia stato, di conseguenza, un aumento dell'ipotesi di responsabilità.
L'evoluzione porta a maggior libertà decisionale e maggior assunzione di responsabilità.
VASSILISSA
1 commenti
smembramento della cartella clinica alla dimissione del pz
#1
BUONGIORNO, NELLA MIA REALTA' ALL'ISTITUTO GASLINI, CI VIENE CHIESTO DI "SMEMBRARE" LA CARTELLA CLINICA DEL PZ, DOPO LA DIMISSIONE.
NON SEMPRE E' POSSIBILE TROVARE IL TEMPO PER EFFETTUARE LA PRATICA CHE, E' CERTAMENTE IMPEGNATIVA PER I PZ LUNGODEGENTI.
IL COORDINATORE OGGI, LO PRETENDE. CONTROLLIAMO CHE SIANO PRESENTI IN CARTELLA TUTTI I DOCUMENTI, CONSENSI, E REFERTI CHE, SE ASSENTI, STAMPIAMO. CONTROLLIAMO E METTIAMO IN ORDINE, SECONDO UNA SEQUENZA BEN PRECISA. LA CARTELLA VA INVIATA IN ARCHIVIO A VERCELLI (DA GENOVA) E SPESSO I TEMPI STRINGONO, DOVENDO INVIARE BLOCCHI DI CARTELLE SEMESTRALMENTE. CERTAMENTE IL MEDICO HA POI LA SUA PARTE. CHIEDO SE DAVVERO LO SMEMBRAMENTO DELLA CARTELLA E' COMPITO DELL'INFERMIERA TURNISTA E DIURNISTA O SE E' FORSE DOVREBBE ESSERE COMPITO DI PERSONALE AMMINISTRATIVO, DI CUI NON DISPONIAMO PIU' ( SEGRETARIA) PERTANTO, VIENE OBBLIGATO IL PERSONALE INFERMIERISTICO, IN BASE AI TEMPI DI SPEDIZIONE BEN SCANDITI.
SPERO DI ESSERE STATA CHIARA.
RESTO IN ATTESA, UNITAMENTE A TUTTO IL MIO GRUPPO DI COLLEGHE, DI VOSTRO SOLLECITO RISCONTRO.
GABRIELLA