Le Professioni Sanitarie, 22 in totale, continuano ad essere un settore trainante per l’occupazione giovanile in Italia. Lo dimostrano i dati presentati il 14 giugno 2016 a Milano, in occasione della Conferenza Nazionale dei Corsi di Laurea in Infermieristica, dove si è dimostrato che il 73% dei neo-laureati trova lavoro nell’arco di un anno. Questo può essere uno stimolo utile per impegnarsi a superare il Test di Ammissione.
Cosa studiare per superare il test?
Ultimati gli studi superiori e ottenuto il diploma di maturità per molti ragazzi la scelta dell'Università e del Corso di Laurea da seguire è piuttosto complicata, soprattutto per chi vuole intraprendere gli studi nel campo delle Professioni Sanitarie e nello specifico in quello infermieristico.
Il superamento del concorso di ammissione è ormai cosa risaputa: si tratta di un insieme di quiz a risposta multipla redatto da ogni singola Università (che preveda tale ambito di studi nel ventaglio della sua offerta formativa) e che si svolge in un unico giorno su scala nazionale. Il test di ammissione è stato studiato in modo tale da realizzare una prima “scrematura” dei futuri studenti, selezionandoli in base alla loro preparazione specifica e generale per poter garantire, tra le altre cose, una congrua attività didattica.
Il test di ammissione andrà a sondare la preparazione riguardante:
- ragionamento logico: i quesiti sono appositamente studiati per capire qual è la capacità dei candidati di usare correttamente la lingua italiana, di comprendere i testi scritti, di completare un ragionamento in maniera logica, basandosi su fatti reali e su nature astratte;
- cultura generale: i quesiti vertono essenzialmente su contenuti letterari (opere, generi, classici italiani e stranieri, ecc.), storici (eventi, ricerca, cronologie, tappe fondamentali della storia italiana e mondiale, ecc.), politico-sociali (eventi di rilevanza locale e internazionale, personaggi, questioni economiche, questioni culturali, ecc.) e geografici;
- biologia: la chimica dei viventi, le cellule, le molecole animali e vegetali, il DNA, l'RNA, le teorie evolutive ed altro;
- chimica: la costituzione della materia, dalla struttura dell'atomo agli elementi composti, passando attraverso le reazioni chimiche, le soluzioni, il rapporto acido-base e i fondamenti della chimica organica, senza sottovalutare i legami chimici;
- fisica : le unità di misura, la cinematica, la meccanica dei fluidi, gli elementi di dinamica e di termodinamica, l'elettrostatica e l'elettrodinamica, non dimenticando la termologia;
- matematica: l'algebra e gli insiemi numerici, le funzioni, i sistemi, le probabilità e la statistica.
La norma che regola l'accesso ai Corsi con Accesso a numero programmato è la Legge n. 264 del 1999.
Oggi, nel nostro Paese, vi sono una miriade di Corsi di Laurea triennale nell'ambito delle Professioni Sanitarie e tutte sono caratterizzate dalla presenza del Numero Programmato, che ogni anno viene stabilito da un'apposita commissione nazionale interna al Ministero dell'Università e della Ricerca (MIUR).
Tutti i corsi a Numero Programmato prevedono l'immatricolazione successiva al superamento di un test preselettivo composto da domande a risposta multipla; il test riesce a valutare le attitudini e le conoscenze teorico-pratiche del futuro studente universitario, tutelandolo rispetto ad eventuali scelte di percorsi di studio sbagliati, che potrebbero portare a dispendi economici e di tempo non più recuperabili (gli esperti, proprio in virtù di questo, li definiscono Orientativi).
Le prove di verifica delle conoscenze richieste per l'accesso ai Corsi non hanno la funzione di limitare gli accessi ai corsi di laurea scientifici; piuttosto hanno la finalità di stimolare gli studenti a migliorare la propria preparazione iniziale e, quindi, a perfezionare i loro risultati negli studi successivi. Non è tutto: agli studenti delle ultime classi delle scuole superiori interessati ai corsi di laurea scientifici viene proposta una sessione di verifiche anticipate durante il mese di marzo di ogni anno; questo permette loro di rendersi conto per tempo di eventuali difficoltà, trovando soluzioni correttive opportune.
Superare la preselezione significa ottenere un punteggio che permetta il piazzamento in graduatoria in posizione utile. Stilando la graduatoria la Commissione giudicatrice, in alcuni casi, tiene presente anche della precedente carriera scolastica del candidato; ecco perché oltre ad esercitarsi per il test, è raccomandabile ottenere buoni voti alla maturità.
Per chi fosse intenzionato ad accedere ai Corsi di Università Private, dovrà ricordarsi che la selezione avviene in date differenti rispetto alla data unica nazionale.
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