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Emilia-Romagna

Aggressioni quadruplicate, infermieri e donne i più colpiti

di Redazione

Continuano le aggressioni al personale sanitario. La tendenza è purtroppo in continuo aumento. Secondo i dati relativi al periodo 2019-2023, gli episodi denunciati in tutta l'Ausl Romagna hanno avuto un significativo incremento del 94,11% passando dalle 357 del 2019 alle 693 dell'anno scorso. Un terzo degli atti si sono registrati a Ravenna, dove si sono consumate 120 aggressioni nel 2019 ed altre 230 nel 2023. Le violenze verbali sono cresciute del 47,2% ma quelle fisiche sono addirittura quadruplicate registrando un preoccupante rialzo del 305,7%. Sono altresì aumentati anche i casi di danni ai beni di proprietà delle strutture sanitarie, passando da 4 a ben 83. Per quanto riguarda le violenze fisiche, emerge che il 56% avviene nei Pronto soccorso, nel 118 e nell'area della Psichiatria e delle Dipendenze patologiche, Un altro dato particolarmente rilevante è che il 70% delle aggressioni ha coinvolto donne e il 78% personale infermieristico.

Uil Fpl: intervenire con forze dell’ordine e anche con assunzioni

Mi sembra evidente che la professione infermieristica sia quella maggiormente esposta al rischio. Così il segretario generale della Uil Fpl Emilia-Romagna, Paolo Palmarini, commentando l'aumento esponenziale del fenomeno che registra numeri sempre più preoccupanti.

Bisogna intervenire per mettere al sicuro coloro che si occupano tutti i giorni di garantire la salute dei cittadini - ammonisce suggerendo alcune misure utili -. Servono volontà e risorse per aumentare i presidi delle forze dell'ordine e vigilanza non solo negli ospedali ma anche nelle strutture territoriali, Cup e Case della Comunità. Occorre poi potenziare la videosorveglianza e sistemi che possano immediatamente allertare le forze dell'ordine nonché investimenti per migliorare la logistica in funzione di una maggiore sicurezza del personale, precisa.

Bisogna maggiormente agire sul versante della prevenzione per evitare e contenere questi atti di violenza che negli ultimi anni sono in forte crescita, continua Palmarini pur riconoscendo che vanno comunque bene tutti i provvedimenti repressivi come l'ultima recente misura stabilita per legge, l'arresto in differita.

La sanità sembra non essere considerata un valore da difendere e sul quale investire, commenta intervenendo anche in merito alla finanziaria appena varata che ha destinato pochi fondi alla sanità. Quelli previsti per il 2025 sono insufficienti a rispondere alle esigenze di cura delle persone, dove i tempi di attesa di visite, prestazioni diagnostiche ed interventi chirurgici inducono i cittadini a rivolgersi al privato o a non curarsi, spiega sottolineando come anche la spesa farmaceutica sia aumentata del 17% nel 2024.

Molti professionisti stanno abbandonando la sanità pubblica anche per le continue richieste di doppi turni – conclude -. Assumere aiuterebbe pertanto a rispondere alle richieste dei lavoratori di una maggiore compatibilità tra tempi di vita e di lavoro.

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