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Morto in stazione, Galano: Sottovalutazione inspiegabile

di Redazione

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Ancora non si riesce a trovare una motivazione al perché del mancato invio delle ambulanze per soccorrere l’uomo che ha perso la vita alla stazione di Napoli lo scorso 3 agosto. Lo dichiara il direttore della centrale operativa del 118, Giuseppe Galano. Due ambulanze erano disponibili, ma non sono state inviate. È inspiegabile. La persona è deceduta, non gli è stata data chance di vita.

Soccorsi ambulanza mancati a Napoli, Galano: Sottovalutazione inspiegabile

Galano: "Il mancato invio di ambulanze non ha dato chance di vita al 42enne morto alla stazione di Napoli"

Una sottovalutazione inspiegabile. Questa è l’unica spiegazione che riesce a darsi Giuseppe Galano, direttore della centrale operativa del 118, sulla vicenda del 42enne morto in stazione a Napoli, senza aver ricevuto i soccorsi dell’ambulanza.

Ho parlato con gli operatori che erano in servizio quella sera – ha dichiarato Galano a Radio Capital – ho chiesto loro motivazioni, cause, impedimenti. Non mi è stato risposto granché. Credo si tratti di una sottovalutazione inspiegabile.

La sera del 3 agosto scorso, tra le 21.02 e le 21.20 sono state otto le chiamate di richiesta di soccorso per un 42enne che, alla stazione di Napoli, era privo di sensi e vomita sangue. Ma ad ogni chiamata la risposta dagli operatori era la stessa: Non ci sono ambulanze disponibili, oppure: Appena si libera un’ambulanza la mandiamo subito.

Peccato che quella sera due ambulanze disponibili c’erano ed erano ferme alle loro postazioni: Scampia e Crispi.

È una bruttissima storia - continua Galano - che mi costa molto perché la struttura è una struttura di alta complessità dove l’errore è dietro l’angolo. Ma l’errore deve essere un errore al di sopra delle nostre possibilità e qui invece c’è stato quasi un deliberato comportamento a non fare il proprio dovere

Io ancora adesso, da quando ho appurato la verità, non riesco a trovare né giustificazioni, né motivazioni né altro.

Gli operatori coinvolti non sono stati sospesi, perché sono in attesa dell’esito dell’inchiesta disciplinare. Sembra incredibile – conclude Galano – ma continuano a rispondere al 118.

Ad essere sotto inchiesta sono 4 infermieri ed un medico, che rischiano dalla censura al licenziamento.

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