Rianimazione
Nicola Cristiani, Cisl Caserta: Si è rischiato il peggio. Per fortuna che non ci sono state gravi conseguenze, ma non si gioca sulla pelle della gente
. Salvatore Stabile, Fials: Siamo preoccupati. Tra territorio e aziende ospedaliere a Caserta mancano almeno 50 infermieri (25 solo ad Aversa) e una trentina di medici.
Chiesto un incontro urgente con il direttore generale dell’Asl Mario De Biasio.
Mancano infermieri, 118 in piena emergenza a Caserta
A Caserta si corre il rischio che chiamando il 118 rispondano da Napoli o addirittura non rispondano proprio. In entrambi i casi, il sistema d’emergenza sanitaria è come se non ci fosse. È già successo domenica scorsa, quando dalle 8 alle 14 le chiamate alla Centrale operativa del 118 sono state dirottate su Napoli. Il motivo è presto detto: carenza di personale.
Al 118 di Caserta si lavora continuamente in emergenza. A regime ogni operatore ha un monte ore di lavoro straordinario ampiamente superato.
Cosicché a volte mettersi in malattia è l’unica possibilità per tirare un poco il fiato. Senza contare che non tutti sono sempre disponibili ad affrontare il proprio turno di lavoro in sottorganico (spesso si è da soli, quando bisognerebbe essere almeno in tre).
In più, con il passaggio di gestione dall’Ospedale Civile all'Asl, si sono persi i quattro operatori che prestavano servizio come lavoratori interinali. Quindi, 118 in piena emergenza. Il direttore sanitario dell'AsI Arcangelo Correrà è ottimista e ritiene che il problema si risolverà nel giro di una decina di giorni, visto che dal primo maggio dovrebbero essere attive tutte le unità necessarie. Ma i sindacati la vedono diversamente: Nicola Cristiani, Segretario confederale Cisl Caserta è inferocito: Si è rischiato il peggio. Per fortuna che non ci sono state gravi conseguenze, ma non si gioca sulla pelle della gente
.
E poi: Ci sono gravi responsabilità da parte delle due direzioni generali che abbiamo sollecitato per tempo prima del passaggio di consegne per la copertura del servizio, ma senza risposte
. Anche la Fials lamenta le assenze della dirigenza: Abbiamo chiesto da tempo un incontro con il direttore generale dell’Asl Mario De Biasio, ma fino ad ora non abbiamo ricevuto risposte
, spiega Salvatore Stabile, segretario generale Fials Caserta.
Siamo preoccupati. Il problema delle emergenze/urgenze, sia territoriale che ospedaliero, a Caserta non si esaurisce con la vicenda 118. È l’intero sistema che va rivisto. Anche perché, una volta caricato in ambulanza, il paziente viene accolto in un pronto soccorso dove non siamo messi meglio. Tra territorio e aziende ospedaliere a Caserta mancano almeno 50 infermieri (25 solo ad Aversa) e una trentina di medici, ma giusto per tenersi su numeri appena appena sufficienti
.
In più c'è da dire che il personale a bordo delle ambulanze, ma anche nelle postazioni pronto soccorso, ha un’età media altissima, al punto che il 70% di esso è molto vicina al pensionamento.
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