Rianimazione
Codici numerici al posto dei codici colore per la definizione delle priorità, nuovi standard per l’Osservazione breve intensiva (Obi) e azioni per ridurre il sovraffollamento, come il blocco dei ricoveri programmati e l’implementazione della figura del Bed Manager. Sono questi i punti intorno ai quali ruotano le nuove linee guida elaborate dal Tavolo di lavoro istituito presso il Ministero della Salute ed inviate alle Regioni. Tra le altre cose, si raccomanda un tempo non superiore alle 8 ore dall'arrivo in Ps per la presa in carico, anche nel caso di presentazioni cliniche complesse
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Pronto soccorso, si cambia: le nuove linee guida trasmesse alle Regioni
Arrivano dal Tavolo di lavoro istituito al Ministero della Salute le nuove linee guida per l'organizzazione del Pronto soccorso. Obiettivo principale: ridurre il sovraffollamento (crowding), fenomeno che vede trasformarsi il Ps in una sorta di reparto di degenza, snaturando la propria mission assistenziale.
E allora si cambia: il documento trasmesso alle Regioni - come anticipato dalla versione del documento del novembre 2018 - prevede un sistema di codifica a 5 codici numerici di priorità, con codice da 1 a 5. La nuova codifica – sottolinea il Ministero - consente di focalizzare l'attenzione sulle condizioni cliniche che rientrano nell'ambito dell'urgenza differibile, individuando l'ambito delle patologie da definire come urgenza minore
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Questo per due motivi principali: da un lato - con riferimento particolare ai codici verdi, i più attribuiti - per "differenziare adeguatamente i pazienti meritevoli di maggior impegno assistenziale da quelli a minore carico gestionale, esponendoli al rischio di eventi sfavorevoli o di sottovalutazione"; dall'altro, per differenziare evitare la confusione con altri codici colore (rosa, argento et altri), non indicativi di una priorità d'accesso, ma di un percorso dedicato.
L'implementazione della codifica a 5 codici numerici di priorità e il conseguente superamento della codifica con i codici colore - specifica il ministero - dovrà avvenire progressivamente entro 18 mesi dalla pubblicazione del documento.
Triage: nuova codifica di priorità e tempi di attesa
L'obiettivo delle nuove linee guida è quello di sviluppare le possibilità organizzative del Triage, in linea con i recenti dati di letteratura internazionale e con l'attuale fase di ridisegno del nostro sistema sanitario, allo scopo di migliorare la presa in carico del paziente e l'inizio del trattamento urgente.
E su questo le raccomandazioni sono chiare: per una corretta gestione del percorso diagnostico-terapeutico dei pazienti che accedono al P.S. si raccomanda un tempo ottimale di 6 ore e comunque non superiore alle 8 ore dall'arrivo, anche nel caso di presentazioni cliniche complesse, in aderenza a quanto evidenziato nella letteratura internazionale
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Nuova codifica di priorità e tempi di attesa | |||
Codice | Denominazione | Definizione | Tempo massimo di attesa per l'accesso alle aree di trattamento |
1 | Emergenza | Interruzione o compromissione di una o più funzioni vitali | Accesso immediato |
2 | Urgenza | Rischio di compromissione delle funzioni vitali. Condizione stabile con rischio evolutivo o dolore severo | Accesso entro 15 minuti |
3 | Urgenza differibile | Condizione stabile senza rischio evolutivo con sofferenza e ricaduta sullo stato generale che solitamente richiede prestazioni complesse | Accesso entro 60 minuti |
4 | Urgenza minore | Condizione stabile senza rischio evolutivo che solkitamente richiede prestazioni prestazioni diagnostico-terapeutiche semplici mono-specialistiche | Accesso entro 120 minuti |
5 | Non urgenza | Problema non urgente o di minima rilevanza clinica | Accesso entro 240 minuti |
Ma non solo triage: nel documento sono definiti anche gli standard strutturali e di personale per l’Osservazione breve intensiva e le azioni per ridurre il sovraffollamento tra cui il blocco dei ricoveri programmati, l’istituzione della stanza/area di ricovero e l'implementazione della figura del Bed Manager.
Dotazione organica minima OBI | |||
Figure professionali | Fino a 4 postazioni | Da 5 a 8 postazioni | Da 9 a 15 postazioni |
Medico | 1 unità (in condivisione con PS) | 1 unità dedicata per almeno 8 ore diurne non continuative (in condivisione nelle restanti ore) | 1 unità nelle 12 ore (in condivisione nelle ore notturne) |
Infermiere | 1 unità (in condivisione in PS) | 1 unità h24 | 2 unità h24 |
OSS | 1 unità nele 12 ore diurne (in condivisione nelle ore notturne) | 1 unità nelle 12 ore diurne (in condivisione nelle ore notturne) | 1 unità h24 |
Nel documento riveste particolare rilevanza l’implementazione delle funzioni di Bed Management, all'ottimizzazione all’utilizzo della risorsa "posto letto" mediante un puntuale e metodico governo delle fasi di ricovero e di dimissione.
L'istituzione della funzione del Bed Management – si legge - rappresenta un elemento di facilitazione nel processo di governo dei flussi del paziente in ospedale e rappresenta una funzione della Direzione Aziendale tesa ad assicurare il coordinamento e l'integrazione tra logistica, aree produttive ospedaliere e percorsi diagnostici terapeutici.
Al momento non c'è un unico modello di riferimento per la funzione di Bed Management, in quanto ogni realtà deve rispondere con proprie risorse umane, logistiche e tecniche, tuttavia tale funzione rappresenta un'espressione di integrazione professionale medico-infermieristica nell'ambito di un team i cui componenti devono possedere le seguenti caratteristiche: la conoscenza approfondita dell'ospedale e la conoscenza delle esigenze operative, al fine di garantire la massima integrazione tra i percorsi di urgenza e quelli programmati
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