Rianimazione
È stato recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivista Resuscitation uno studio a firma completamente italiana inerente l’importanza dell’utilizzo delle parole corrette durante la fornitura di istruzioni pre arrivo da parte dell’infermiere della Centrale Operativa 118.
Non chiamatelo “massaggio”
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Rianimazione Cardiopolmonare
Le istruzioni pre arrivo rappresentano una fase fondamentale del soccorso pre-ospedaliero, in quanto permettono di far eseguire dagli astanti – spesso laici – le manovre di rianimazione cardiopolmonare, riducendo in questo modo i tempi di no-flow e aumentando di conseguenza le possibilità di sopravvivenza del paziente con buoni outcome neurologici.
Lo studio in questione si apre esprimendo un concetto tanto semplice quanto fondamentale: la comunicazione verbale in queste situazioni è fondamentale in quanto, durante una chiamata di soccorso gli interlocutori non possono vedere reciprocamente gesti e linguaggio non verbale. Basti pensare, in questo senso, a quante volte ci si è trovati di fronte alle conseguenze di aver usato la parola sbagliata oppure quando una parola corretta è stata male interpretata. Comprendere il vero significato delle parole – affermano gli autori - può diventare ancora più complesso quando le conversazioni si svolgono in situazioni stressanti.
Durante la gestione di una chiamata di soccorso sanitario è dunque di fondamentale importanza utilizzare termini specifici che non corrono il rischio di essere fraintesi. Le evidenze in merito hanno dimostrato come il linguaggio influisce sull'elaborazione delle chiamate di emergenza e una comunicazione efficace è fondamentale per ottenere l'accordo del chiamante per eseguire correttamente la rianimazione cardiopolmonare; di conseguenza, gli infermieri della Centrale Operativa 118 dovrebbero implementare strategie di comunicazione per superare le barriere psicologiche e fisiche all'astante che si approccia alla rianimazione cardiopolmonare, tenendo presente che questa è una situazione in cui “less is more”: fornire una quantità eccessiva di istruzioni per eseguire una procedura complessa, difatti, può avere un effetto paradossale, confondendo l'astante e ritardando la rianimazione.
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