Rianimazione
Ad oggi sono stati attivati due corsi in collaborazione con il Karolinska Institutet e l’Accademia dell’Oms: uno nella confinante Moldavia e l’altro in Ucraina, a Leopoli, rivolto al personale delle ambulanze. Quest’ultimo, infatti, è il primo a intervenire sui luoghi di attacchi con tante vittime che richiedono un approccio professionale particolare per il triage e il primo soccorso. Il coordinatore dell'équipe medica di emergenza dell’Oms in Ucraina, Johan von Schreeb: Nel Paese questa tipologia di formazione, purtroppo, è del tutto necessaria
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Corsi di formazione professionale per sanitari ucraini
I numeri sono in costante aumento ma ad oggi i dati resi pubblici dall’Ufficio dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr) indicano oltre 4.000 vittime della guerra in Ucraina. È un conflitto che calpesta ogni forma memoria, che sta provocando migliaia di morti, soprattutto tra i civili. E, appunto, come riconosce la stessa Organizzazione per i diritti umani, è assai probabile che il numero effettivo sia più alto. Lo scenario è realmente cupo, e l’assistenza sanitaria lo sta vivendo in modo particolare, con oltre 100 attacchi subiti che hanno coinvolto, e continuano a coinvolgere, le strutture sanitarie e le ambulanze, il personale sanitario, i pazienti, le forniture, i magazzini. E proprio per mettere gli infermieri, i medici e gli altri operatori nelle condizioni di poter fronteggiare un crescente numero di feriti provocati dalla guerra, l’Oms sta organizzando diversi corsi di formazione professionale per i sanitari ucraini (e non solo).
Un primo corso – tutt’ora operativo nella confinante Repubblica di Moldavia e sviluppato in collaborazione con il Ministero della Salute moldavo e il Karolinska Institutet di Solna, in Svezia – ha coinvolto complessivamente 32 chirurghi, traumatologi e facility manager di 13 ospedali. E ancora, a Leopoli, città dell’Ucraina occidentale a circa 70 chilometri dal confine con la Polonia, l’Accademia dell’Oms ha avviato un corso rivolto al personale delle ambulanze, per poi estendere questa specifica formazione anche ad altre aree del paese. Il coordinatore dell’équipe medica di emergenza dell’Oms in Ucraina, Johan von Schreeb, spiega: Oggi nel Paese, questa tipologia di formazione, purtroppo, è assolutamente indispensabile. Assistiamo a tante situazioni con un gran numero di persone ferite contemporaneamente, che richiedono decisioni veloci e critiche per rendere prioritaria l’evacuazione dei feriti
. Veri e propri frantumi di umanità. Praticare il triage dei pazienti – riprende von Schreeb – è un esercizio molto utile e dobbiamo fare di più. Non possiamo farlo solo usando le presentazioni. Si è esposti allo stress, al processo decisionale, all’organizzazione e al caos, e tentiamo di simularlo il più possibile mediante la formazione
.
Nel dettaglio, la formazione affronta l’organizzazione e le azioni del personale che lavora nelle unità di emergenza, con particolare riferimento ai primi 30 minuti dopo l’annuncio di un incidente di massa. Mettendo in campo un approccio teorico e pratico, la formazione si concentra sulla stabilizzazione dei pazienti feriti e sull’esecuzione del triage, ma anche sul lavoro di team, sull’acquisizione di nuove competenze e sul cambiamento della modalità lavorativa. Gli sviluppatori del corso hanno riconosciuto infatti che le vittime di massa a seguito di disastri e incidenti significativi – non di rado contraddistinti da un elevato numero di lesioni gravi e differenti – possono velocemente soggiogare la capacità delle strutture sanitarie di fornire cure mediche consone. E non si può permettere che questo possa accadere.
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