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Non uno sciopero, ma un’azione di sensibilizzazione che parte dai professionisti con una richiesta di attenzione sulle enormi difficoltà del settore dell'emergenza-urgenza. È lo spirito del sit-in organizzato da Simeu, che ha presentato al Ministro della Salute Orazio Schillaci le problematiche più importanti per il mondo dell'emergenza.

De Iaco: è stato facile parlare con il Ministro, è medico ospedaliero

Quattro le richieste avanzate oggi dalla delegazione dei medici e degli infermieri dell'emergenza-urgenza della Simeu riuniti a Roma davanti la sede del ministero della Salute.

Abbiamo presentato le quattro problematiche più importanti per il mondo dell'emergenza urgenza al ministro della Salute, Orazio Schillaci, e al capo della segreteria tecnica, Marco Mattei: la necessità di un'iniezione di risorse umane negli organici di Pronto soccorso e per il 118; la possibilità di impiegare gli specializzandi italiani secondo delle regole nuove; riconoscere lo status di lavoro usurante per i lavoratori nei Pronto soccorso, sia medici che infermieri; e infine diventare interlocutori tecnici del ministero sui problemi della Medicina di emergenza urgenza, aprendo subito una collaborazione sulla progettazione del nuovo impianto dell'ospedale.

Lo spiega alla Dire il presidente della Società italiana della medicina di emergenza-urgenza, Fabio De Iaco, che aggiunge: Su quest'ultimo punto facciamo riferimento naturalmente alla legge di organizzazione dell'ospedale (il Dm 70) sulla quale la Simeu ha molto da dire e sulla quale c'è ancora moltissimo da fare.

Bisogna affrontare il discorso del boarding e del ricovero in Pronto soccorso, nonché il riconoscimento delle terapie semi intensive nell'emergenza-urgenza. Mi aspetto di intensificare questo lavoro di collaborazione con il ministero della Salute perché siamo gli unici interlocutori tecnici sui problemi dell'emergenza-urgenza. Oggi – conclude - è stato facile parlare con Schillaci, è un medico ospedaliero.

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