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Professionisti sostituiti dai volontari, il caso dell'Ares 118

di Leila Ben Salah

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L’Ares Lazio 118 dà in appalto 17 postazioni, ma la gara è riservata alle sole Onlus. Di fatto, i volontari andranno a prendere il posto di 250 professionisti sanitari che dal 1° giugno non avranno più un lavoro.

Un’infermiera del 118: Ecco come i volontari prenderanno il nostro posto di lavoro

La storia risale a ottobre scorso, quando l’Ares 118 ha indetto una gara per assegnare le postazioni che servono il Lazio. Gara riservata alle Onlus, anche in questo caso. Ma molte organizzazioni non hanno i requisiti adatti. Così subentra un’azienda, la Heart Life Croce Amica, che riesce a coprire diverse postazioni.

Ma adesso l’Ares ci riprova e indice una nuova gara, ancora riservata ai volontari. E stavolta le Onlus sono pronte. Così l’azienda, dal primo giugno prossimo, dovrà farsi da parte. E il lavoro di 250 professionisti sanitari sarà assegnato ai volontari. Il rischio è quello di una guerra tra poveri, tra chi da tempo lavora con un contratto, con ferie, malattie, turni e orario di lavoro regolare e chi invece quel contratto se lo sogna ed è costretto ad accettare il posto di volontario, in attesa di qualcosa di più stabile.

Ne abbiamo parlato con Veronica Bonifazi, infermiera di 118 della regione Lazio, cher lavora per l’azienda Heart Life Croce Amica, che copre 17 delle postazioni d’emergenza per l’Ares che saranno date in appalto.

La risposta della direttrice generale dell'Ares 118

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Giornalista
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Commenti (1)

espopas

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1 commenti

siamo alle solite....

#1

Ma quali volontari.... mascherate dietro moltissime associazioni di volontariato si nascondono vere e proprie associazioni a delinquere che sfruttano le persone sottopagandole ed in nero.... Purtroppo è un copione già visto in passato ma che nulla insegna a quegli enti che a discapito delle PERSONE e della qualità dei servizi si rende complice.... Intanto chi dovrebbe controllare e sanzionare, pur sapendo, si volta dall'altra parte...