Rianimazione
Violenza inaudita contro i sanitari non appena scesi dall’ambulanza per soccorrere una donna al quartiere Brancaccio: il tempo di arrivo è parso eccessivo ai parenti che si sono scagliati contro il personale del servizio emergenza, ferendolo. Tanto che è stato necessario l’intervento di una seconda ambulanza per assisterli a loro volta. Non è bastato: una volta arrivati in ospedale, i due soccorritori sono stati presi di mira una seconda volta. Siamo davvero stanchi, questi sono atti di pura follia
: è lo sfogo di Fabio Genco, direttore della centrale operativa del 118 della Sicilia Occidentale.
Doppia aggressione all’ingresso dell’ospedale: denunciato un familiare della paziente
Aggrediti dei soccorritori del 118 di Palermo con calci e pugni.
Una donna si accascia tra le strade del quartiere Brancaccio, a Palermo. Scatta la chiamata al 118 e in 8 minuti arriva l’ambulanza: neanche il tempo di scendere dal mezzo che i due soccorritori vengono presi a calci e pugni dai parenti della donna. A scatenare il violento attacco, venerdì scorso, sarebbe stato il tempo impiegato per arrivare sul posto, ritenuto eccessivo dagli aggressori.
I sanitari del 118 soccorsi da una seconda ambulanza
Nonostante le ferite riportate - tali da richiedere l’invio di una seconda ambulanza per aiutare gli stessi sanitari - la donna è stata trasportata all’ospedale Buccheri la Ferla. Ma non è finita qui: all’arrivo dei mezzi alla clinica, i parenti hanno nuovamente aggredito i due sanitari, scatenando il caos all’ingresso della struttura. Solo l’intervento dei carabinieri ha scongiurato il peggio: uno dei familiari della vittima è stato alla fine identificato e denunciato per l’aggressione. Nel frattempo, la paziente, dopo essere stata sottoposta a Tac, che ha evidenziato un’emorragia cerebrale, è stata trasferita e ricoverata in Neurorianimazione all’ospedale Civico.
Genco: Episodi non più tollerabili
Ancora una volta è stato messo a repentaglio il nostro lavoro, ancora una volta è stata messa a rischio l’incolumità dei nostri operatori. Siamo davvero stanchi, questi sono atti di pura follia
: a intervenire sull’accaduto, con estrema amarezza, è Fabio Genco, direttore della centrale operativa del 118 della Sicilia Occidentale. Questi episodi non sono più tollerabili
- sottolinea Genco - I nostri operatori non possono rischiare di finire ogni volta al pronto soccorso, è paradossale
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Aasi: Bodycam agli equipaggi del 118 anche in Sicilia
Purtroppo il personale ed i mezzi del Servizio urgenza emergenza sanitaria diventano un bersaglio quotidiano, questa è l’ennesima aggressione che lede il personale del 118 siciliano, che quotidianamente è presente in ogni singola piccola o grande emergenza per dare soccorso e conforto a chi chiede aiuto
: così anche l’Aasi, l’Associazione autisti soccorritori italiani, si unisce allo sfogo di Genco. E per voce del presidente, Stefano Casabianca, chiede infine di dotare di bodycam tutti gli equipaggi del 118 della regione Sicilia, come già avviene in altre regioni italiane
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Solo una settimana prima aggredito l’autista di un’ambulanza
L’episodio al Brancaccio non è infatti un caso sporadico anche nel palermitano: appena una settimana prima, il 4 aprile scorso, l’autista di un’ambulanza è stato picchiato in via Perpignano da un paziente che aveva soccorso, riportando una ferita al volto e la frattura di un dito. E anche in questo caso è dovuta intervenire un’altra ambulanza per aiutare l’operatore a bordo.
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