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aggressioni in ospedale

Pronto soccorso di Pistoia, nuovo episodio di violenza contro il personale sanitario

di Redazione

Urla, minacce di morte e tentativi di aggressione per oltre un’ora a infermieri, medici e Oss: protagonista un uomo ferito alla testa, portato all'ospedale San Jacopo di Pistoia da un’ambulanza. Paura e rabbia degli operatori sanitari: Non si può andare avanti così.

Nursind: Basta promesse non mantenute, subito interventi concreti

È arrivato in ambulanza al Pronto soccorso per una brutta ferita alla testa e, una volta accolto da un infermiere per il triage, ha iniziato a dare in escandescenze, gli ha messo le mani addosso, strattonandolo e minacciandolo di morte. Ma è stato solo l’inizio di un’ora di follia e paura andata in scena all’ospedale San Jacolpo di Pistoia, dove un uomo, nei giorni scorsi, ha terrorizzato l’equipe medica e sanitaria del Ps.

A denunciare l’accaduto è Rosa Scelta, segretaria territoriale di Nursind, sindacato delle professioni infermieristiche: Minacce di morte al personale in servizio al pronto soccorso dell’ospedale San Jacopo di Pistoia - riferisce - Non accenna a fermarsi la spirale di violenza che vede protagonisti, loro malgrado, i sanitari nell’espletamento del loro lavoro.

Il grave episodio è avvenuto proprio nella giornata nella quale è stata conferita la medaglia d’oro alla memoria della dottoressa Barbara Capovani da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sottolinea la sindacalista.

Il Pronto soccorso nel caos per oltre un’ora

L’aggressore questa volta è stato un uomo accompagnato in Ps da un’ambulanza per una ferita alla testa. Dopo una prima aggressione all’infermiere al momento del triage, il paziente se l’è presa anche con un medico, un secondo infermiere e un Oss corsi a supporto del sanitario. Non è riuscito a calmare gli animi neppure l’arrivo sul posto di carabinieri, agenti della polizia locale e guardie giurate. L’uomo ha continuato a inveire e minacciare di morte il personale e ha persino provato a colpire con una testata l’assistente che lo stava accompagnando a fare un esame diagnostico. Solo dopo oltre un’ora, è stato accompagnato fuori dal pronto soccorso.

Disattese tutte le promesse sulla sicurezza da Asl Toscana Centro

La paura di chi si è sentito minacciato di morte mentre svolgeva il proprio lavoro è stata tanta, prosegue Scelta. Gli infermieri sono delusi e stanchi – incalza – anche per via dei continui rientri, necessari a coprire le carenze del personale.

Dito puntato infine contro l’Asl Toscana Centro: Di tutte le promesse fatte a suo tempo, come ad esempio la presenza del posto fisso di polizia, la chiusura dall’esterno delle porte di accesso, la videosorveglianza all’esterno del perimetro del pronto soccorso, un maggior supporto al personale, praticamente non ne è stata mantenuta nemmeno una. Così non si può andare avanti. Servono interventi concreti e rapidi, conclude la sindacalista.

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