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Emergenza-Urgenza

Chieti, infermieri in ambulanza. Un Sindaco: Non abbiamo bisogno di Taxi

di Redazione

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Il Sindaco di Rapino, Rocco Micucci, ha voluto metterci la faccia in un video ha minacciato il Direttore Generale dell’ASL - colpevole di aver firmato la delibera che riordina la rete dell’emergenza urgenza in provincia di Chieti. Noi non abbiamo bisogno di un servizio di Taxi. Il servizio di autoambulanza senza il medico a bordo è inaccettabile. Con queste parole il sindaco annuncia che se l’ASL non ritirerà la delibera attiverà tutte le procedure a lui disponibili fino alla mobilitazione dei cittadini.

Per il sindaco di Rapino gli infermieri sono “tassisti”

Un querelle che non è nuova – medico o infermiere in ambulanza – che, come sempre, nasce ed è alimentata dall’ignoranza di chi non sa e non ha chiaro quanta professionalità è in grado di mettere al servizio del cittadino al fine di rendere il soccorso in ambulanza di alto livello.

Riteniamo che il Sindaco, se realmente volesse contribuire al benessere della sua popolazione, meglio farebbe, invece di diffondere inutili allarmismi, ad abbandonare posizioni preconcette e infondate scientificamente, perseguendo invece la via della corretta informazione, per se stesso e per i cittadini ai quali si rivolge. lo affermano in una nota congiunta i Presidenti della Società italiana infermieri di emergenza territoriale (SIIET), Roberto Romano, e dell’Ordine delle professioni infermieristiche (OPI) della provincia di Chieti, Giancarlo Cicolini.

I cittadini potranno stare tranquilli sul fatto che, ogni qualvolta troveranno un infermiere a soccorrerli, saranno gestiti con competenza e professionalità in un sistema di rete che garantirà loro il massimo della sicurezza possibile, concludono Cicolini e Romano.

Schael: Solidarietà agli infermieri. La replica del direttore Generale

La difesa dei territori non passa per la demonizzazione degli infermieri, è oltraggiosa e ingenerosa nei confronti della categoria e, soprattutto, non è onesta rispetto ai cittadini. Nel Piano di riordino della rete dell’Emergenza urgenza in provincia di Chieti, che abbiamo consegnato ai sindaci del Comitato ristretto e inviato via posta elettronica certificata a tutti i Comuni, abbiamo chiarito che non vogliamo “tagliare” alcunché - prosegue Schael -. Per cui come Asl non abbiamo risposte da dare o atti da annullare. Chi ne parla o è disinformato o continua a vendere “aria fritta”. Vi è invece - secondo il manager - la necessità di dare risposte al problema della grave carenza di medici specialisti dell’emergenza che affligge non solo questa Asl, al fine di dare un servizio di qualità e omogeneo, con identiche garanzie ai cittadini delle aree interne e dei centri urbani.

Dobbiamo mandare sul posto esattamente il mezzo e l’équipe più idonei a seconda del caso da trattare - sottolinea il Direttore generale -, che sia l’elisoccorso, l’ambulanza medicalizzata, o “india” con infermiere e autista, o l’automedica. Un parco mezzi rafforzato in questi giorni dalle cinque nuove moderne ambulanze. Solo così il sistema potrà essere efficace e compatibile con le risorse disponibili. Abbiamo assicurato che faremo simulazioni e verifiche sul territorio, cronometro alla mano e alla presenza degli stessi sindaci, per accertarci che le soluzioni individuate siano compatibili con i bisogni di salute delle persone.

Chi ha a cuore la popolazione della provincia di Chieti dia il suo contributo concreto a questo che è un progetto aperto e condiviso. Gli altri - conclude Thomas Schael - proseguano pure da soli le loro battaglie pretestuose e medievali che pensano solo a perpetuare la palude e a danneggiare l’interesse degli stessi cittadini.

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