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Emilia-Romagna

Assessore regionale Venturi radiato dall'Ordine dei medici

di Redazione

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L'ordine dei medici di Bologna, aveva avviato un procedimento disciplinare contro Sergio Venturi, medico e assessore regionale alla Sanità dell'Emilia-Romagna. È il finale di una scena di una guerra che ormai si trascinava da due anni. 

Bologna, Venturi: radiato dall'ordine dei Medici

La decisione è stata presa nella tarda serata di ieri alla presenza dello stesso Venturi. Non ho parole, pensavo prevalesse il buonsenso, ha commentato. Venturi è finito nel mirino del consiglio disciplinare per la nota delibera di due anni fa sugli infermieri soli a bordo delle ambulanze. Ora l'assessore potrà fare appello contro la decisione del consiglio dell'Ordine.

Uno scontro istituzionale tra la Regione e l'Ordine nato per la decisione della Giunta Bonaccini di riformare il sistema di emergenza, prevedendo ambulanze con a bordo solo infermieri specializzati e non più medici che era arrivato anche in Senato.

Un provvedimento contro cui Pizza si è scagliato fin dall'inizio, arrivando a sospendere negli anni scorsi i vertici dell'emergenza-urgenza dell'Ausl di Bologna per aver applicato la delibera regionale, compreso l'allora direttore sanitario dell'azienda sanitaria, Angelo Fioritti.

Ad annunciare il provvedimento disciplinare dell'ordine era stato lo stesso Venturi, nel corso di una conferenza stampa in Regione sui vaccini. 

La Lega e M5S Emilia-Romagna ne chiedono le dimissioni

Sulla vicenda monta una polemica politica. Più di una volta abbiamo messo in guardia la Giunta regionale circa l'inopportunità di uno scontro tra Istituzioni e medici, tuona il gruppo della Lega nord in Regione, "l'incapacità di dialogare della Giunta invece non ha fatto altro che esasperare il dibattito ed oggi ne raccogliamo i frutti con questo epilogo paradossale. Ora l'assessore Venturi deve fare un passo indietro e dimettersi il commento della Lega.

La radiazione dell’assessore Venturi è solo l’ultima tappa di uno scontro tutto politico che va avanti da tempo tra la Giunta e l’Ordine dei medici. Scontro che rischia di avere ripercussioni molto pesanti sulla salute dei cittadini visti i temi delicati che in questi mesi sono stati tirati in ballo, a cominciare dai vaccini per finire ai soccorsi sulle ambulanze. Ecco perché chiediamo all’assessore Venturi di dimettersi. È evidente come non ci siano più le condizioni per portare avanti il suo lavoro in completa serenità e senza condizionamenti esterni. La salute e l’incolumità dei cittadini non possono continuare ad essere messi a rischio dai soliti giochi di poltrone e potere a cui ci ha abituati il PD in Emilia-Romagna. È questo il commento del gruppo regionale del MoVimento 5 Stelle riguardo alla notizia della radiazione dell’assessore Sergio Venturi dall’Ordine dei medici.

Un tema importante e delicato come quello della formazione del personale delle ambulanze e della sua composizione non può e non merita di essere strumentalizzato in questo modo. Come MoVimento 5 Stelle abbiamo sempre sostenuto che le due figure, quelle di medici e infermieri sulle ambulanze, debbano collaborare ed essere adeguatamente formate. L’incapacità di Bonaccini e Venturi ad aprirsi a qualsiasi tipo di confronto ne ha impedito anche solo una semplice discussione sul tema che ci ha portato oggi a questa situazione grottesca. Adesso è arrivato il momento di cambiare registro. Per prima cosa ci aspettiamo che tutti i protagonisti di questa vicenda vengano al più presto in Commissione per chiarire gli aspetti di questa vicenda e poi crediamo che sarebbe auspicabile, da parte di Venturi, un suo immediato passo indietro.

I Senatori e Deputati M5S accusano le logighe PD 

Il merito della motivazione (della radiazione ndr.) è in una delibera regionale del maggio 2016 che conteneva le indicazioni sulle competenze del personale sanitario sulle ambulanze, ovvero consentiva la presenza a bordo dei soli infermieri specializzati, senza i medici. Venturi ha acconsentito le ambulanze senza medici. Quale è il motivo? Il risparmio? Non ci stupiamo di nulla, intanto è arrivata la risposta dei medici. Del resto è lo stesso assessore che ha chiuso tre punti nascite fondamentali in Emilia Romagna quello di Castelnovo né Monti in provincia di Reggio Emilia, quello di Pavullo nel Modenese e quello di Borgo Taro in provincia di Parma - lo dichiarano i parlamentari del Movimento 5 Stelle di Camera e Senato Davide Zanichelli, Stefania Ascari, Maria Laura Mantovani, Gabriele Lanzi, Maria Edera Spadoni, Vittorio Ferraresi. Del resto è questa l’approssimazione illogica o che segue altre logiche con la quale il Pd sta sfasciando il servizio sanitario pubblico anche al Nord dove governa come in Emilia Romagna, rendendolo sempre più dipendente da interessi privati. Un fenomeno che in Emilia Romagna sta dilagando con un netto peggioramento dei servizi - concludono i parlamentari pentastellati.

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Commenti (6)

Francescom

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Spero per lei

#6

che abbia contezza del valore attribuito dalla comunità scientifica agli studi retrospettivi su coorte. Nel caso non lo sapesse glielo dico io: zero. Questi studi sono alla base della piramide ebm, posizionati poco prima del parere di esperti e case report. Io le riporto qui di seguito link a revisioni sistematiche e metanalisi. Buona lettura

https://www.sis118.it/wp-content/uploads/2018/05/Critical-Care-2016-OHCA-survival-and-EMS-physician-presence-.pdf

https://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0084424

https://pdfs.semanticscholar.org/401f/fe5dd5ccb83e9c0387eb533d9f433f8560b4.pdf

https://www.3frus.dk/wp-content/uploads/association-between-prehospital-physician-involvement-and-survival-after-out-of-hospital-cardiac-arrest-a-danish-nationwide-observational-study.pdf

Alpino

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ambulanze e infermieri

#5

e quali sarebbero gli articoli della letteratura ( ovvero studi e revisioni scientifiche con dati oggettivi sia di sopravvivenza sia di disabilita' a lungo termine) che tu hai citato francesco?Posso citarti almeno 2 studi scientifici osservazionali retrospettivi analitici a coorte singola, effettuati da AREU in tutta la regione Lombardia e in provincia di Mantova che hanno come oggetto la sopravvivenza e la dimissione senza esiti neurologici in caso di ACC (quindi la condizione patologica maggiormente invalidante o mortale) . Ebbene il risultato stupefacente ( lo e' solamente per chi non lavora nel campo dell'emergenza),sono le percentuali di sopravvivenza e dimissione senza esiti neurologici (scala CPC), sovrapponibili sia nel caso intervenga l'auto medica, sia nel caso del mezzo infermierizzato.Sono quasi certo che in Emilia Romagna i dati sono ancora piu' confortanti data la tradizione piu' longeva nel campo dell'emergenza territoriale che la regione suddetta puo' vantare rispetto al resto d'Italia. Bisognerebbe ricominciare a pensare alla centralita' del paziente,lasciando parlare e confrontarsi i professionisti che si occupano di emergenza tutti i giorni (Infermieri compresi), tralasciando da parte di soggetti esterni obiettivi, che di professionale hanno ben poco, ma sottintendono vantaggi e baronie che non devono piu' esistere nel mondo moderno dell'emergenza urgenza e nella sanita' in generale; e come tu hai scritto giustamente nel tuo post "il resto e' vuota retorica".

Francescom

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Esperienze personali?

#4

In medicina valgono le evidenze scientifiche, non le convinzioni, le esperienze personali o i singoli avvenimenti. E la più recente letteratura dimostra come la presenza di un medico a bordo di un ambulanza aumenti le probabilità di sopravvivenza dei pazienti. Il resto è vuota retorica

Alpino

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AMBULANZA E INFERMIERI

#3

Sono un Infermiere che opera da diversi anni nel servizio d'emergenza territoriale .Sono indignato per l'insopportabile sciacallaggio da parte di una categoria totalmente incapace di autocritica e di evoluzione culturale, perlomeno nei suoi massimi rappresentanti. Ho operato insieme a Medici che , oltre a essere totalmente inadeguati nell'ambito dell'emergenza territoriale avevano un comportamento talmente maleducato da suscitare inevitabile aggressivita' da parte dei parenti e dei pazienti stessi.Perche,' fino a non molto tempo fa anche in Lombardia, il personale Medico che operava in ambulanza non era certo la crema della categoria, ma professionisti che non trovando occupazione in ospedale, accettavano di lavorare in ambulanza con un monte ore elevato,percependo stipendi elevatissimi dato lo scarso appeal che aveva quel tipo di professione;tanto sapevano che in caso di difficolta' potevano fare affidamento sugli Infermieri. Anche se meno celermente del previsto, in Lombardia negli ultimi anni, ho visto un cambiamento professionale in senso migliorativo del personale Medico dell'emergenza territoriale (in gran parte Anestesisti Rianimatori) con i quali ho avuto il piacere di collaborare oltre che arricchirmi dal punto di vista professionale, i quali vedono come una minaccia, ma come una risorsa per i pazienti nel nostro operare in autonomia.Queste sono solo le mie opinioni. Per restare ai fatti concreti dimostrabili, vorrei ricordare ai vari Pizza, Anelli e commentatori vari ( che pur non lavorando nel settore si permettono di esprimere giudizi sul nostro lavoro),a titolo esemplificativo, la disastrosa rianimazione effettuata sul calciatore Morosini da parte del Primario del Suem 118 di Pescara e altri 2 colleghi presenti.Comportamento stigmatizzato anche dai vari periti del tribunale,oltre che dalla comunita' scientifica.

Clint

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Ambulanza e infermieri

#2

Necessaria la presenza di in medico in ambulanza..ad ognuno le proprie competenze

Francescom

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Solodarietà all’OMCeO di Bologna

#1

e al Presidente Pizza. Un medico è tale sempre, a qualuque livello. E se l’Ordine ha stabilito che Venturi ha violato il codice deontologico, ha fatto bene a radiarlo. Non sono ammesse interferenze da chicchessia