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Emergenza-Urgenza

Ambulanze senza medici, Angelo Fioritti si dimette

di Redazione

Angelo Fioritti, direttore sanitario dell’Ausl di Bologna, si è dimesso. Impossibile proseguire “l’attività con la dovuta serenità” in assenza di motivazioni chiare del provvedimento di sospensione a suo carico per la faccenda delle ambulanze senza medici in Emilia-Romagna.

Dimissioni Fioritti, solidarietà dall'Azienda e dalla Regione Emilia-Romagna

Angelo Fioritti si è dimesso dalla carica di direttore sanitario dell'Ausl Bologna

Un grande dispiacere, unito alla massima stima nei confronti di un ottimo e qualificato professionista, che ha svolto il proprio lavoro in modo egregio.

Così la Regione Emilia-Romagna sulle dimissioni di Angelo Fioritti, direttore sanitario dell’Ausl Bologna, arrivate nel tardo pomeriggio di giovedì 18 maggio.

Il caso in Emilia-Romagna era scoppiato un anno fa, con la sospensione di medici e dirigenti dell’emergenza per essere andati oltre i dettami del codice deontologico medico e per aver istigato l’esercizio abusivo della professione medica approvando protocolli che di fatto consentivano una certa autonomia dell’infermiere.

Nella bufera ci era finito anche Fioritti, che sulla questione aveva ricevuto, tra le altre, la solidarietà di Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione Nazionale dei Collegi Ipasvi, di Chiara Gibertoni, direttore generale dell’Ausl di Bologna e dell’Associazione Nazionale Infermieri di Area Critica (Aniarti).

Esprimo il mio rammarico per la decisione del dr. Fioritti, al quale confermo tutta la mia stima e fiducia, oltre che l’apprezzamento per il suo operato, ha dichiarato Gibertoni, Direttore Generale della Azienda USL di Bologna, che comprende e rispetta le difficoltà espresse da Fioritti.

Il dispiacere per l’epilogo di questa vicenda – ha proseguito Gibertoni - si accompagna alla consapevolezza che il comportamento reiterato dell’Ordine di Bologna, con sanzioni così pesanti sui singoli professionisti, oggi con il Direttore Sanitario, in precedenza con sette medici del Dipartimento di Emergenza, causa gravi danni alla Azienda, che sta valutando di procedere per vie legali nei confronti dell’Ordine dei medici di Bologna.

Dalla Regione arriva forte l’auspicio che il Ministero della Salute e la Federazione nazionale degli Ordini dei medici intervengano su una vicenda che non è una questione personale, non riguarda un singolo professionista, bensì tutti i medici e il governo della sanità pubblica, cioè la tutela della collettività e la sua efficacia.

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Commenti (1)

Francescom

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45 commenti

Biasimo per Fioritti

#1

E massima solidarietà al presidente Pizza (omceo Bologna) per aver tentato di tutelare il futuro lavorativo di molti giovani colleghi medici assieme alla salute dei pazienti. Ricordo ancora la levata di scudi da parte degli infermieri contro la regione Emilia Romagna quando proponeva un corso formativo indirizzato alle badanti per consentire la somministrazione di terapia intramuscolare (prescritta dal medico) in totale sicurezza. Fu spiegato che non potevano bastare 20 ore di corso per espropriare gli infermieri simili competenze. Ora, premesso che ho impiegato circa 10 minuti a imparare come fare correttamente un intramuscolo, qualcuno dovrebbe spiegarmi perchè 20 ore non sono sufficienti a imparare a fare intramuscolo e 20 fogli di protocolli sono sufficienti agli infermieri per fare anamnesi, diagnosi e terapia in emergenza, valutando nel contempo le centinaia di possibili interazioni farmacologiche. Io ci vede una semplice doppia morale, ma se qualcuno fosse cosi gentile da argomentare la questione sono pronto a ricredermi.