Tra i medici sospesi anche Giovanni Gordini, Direttore del Dipartimento Emergenza/Urgenza di Bologna, Cosimo Picoco, Responsabile del 118, e Nicola Binetti, Direttore dei pronto soccorso dell’area nord. Altre due sospensioni attese per metà aprile.
BOLOGNA. E' caos nel settore dell'emergenza/urgenza in Emilia Romagna dopo la sospensione di 7 medici del 118, tra cui alcuni dirigenti, impartita dal locale Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri per essere "andati oltre i dettami del codice deontologico medico".
A firmare le sospensioni il presidente dell'Ordine bolognese, Giancarlo Pizza (nella foto), al termine dell'istruttoria di una serie di provvedimenti disciplinari che hanno visto come imputati ben 7 colleghi medici, rei di aver avallato di recente l'autonomia in alcuni ambiti (anche prescrittivi-farmaceutici) agli Infermieri dell'emergenza/urgenza.
Tra i medici sospesi anche Giovanni Gordini, Direttore del Dipartimento Emergenza/Urgenza di Bologna, Cosimo Picoco, Responsabile del 118, e Nicola Binetti, Direttore dei pronto soccorso dell’area nord.
L’accusa è di Pizza è chiara, ma è per gli Infermieri e per i Medici implicati piuttosto fuorviante e distante dalle esigenze di assistenza e di salute dei cittadini: "istigato l’esercizio abusivo della professione medica".
Sembra un film tragi-comico, ma si è di fronte alla realtà dei fatti e ad un Ordine dei Medici, quello di Bologna, che sembra legato a vecchie logiche di pensiero e di cultura patronale che non sono più attuabili nella società moderna.
E non è tutto, Pizza ha annunciato, tra i denti, che altri due medici andranno a giudizio in aprile.
E' guerra, quindi, non tanto tra Infermieri e Medici, ma tra Medici e Medici. Pizza approfitta si una denuncia presentata nel 2015 dal sindacato SNAMI e che ha dato origine all'apertura di una indagine da parte della Procura della Repubblica di Bologna. Però dimentica che fino alla chiusura del processo, fino a prova contraria, gli indagati sono e devono essere considerati innocenti.
Per cercare di ridare dignità ai Medici sospesi e agli Infermieri nei giorni scorsi è trapelata la notizia di una decisione senza precedenti della Regione Emilia Romagna di "blindare" i professionisti interessati, permettendo di fatto ai colleghi Infermieri di operare autonomamente in ambulanza.
In Toscana, ricordiamo a Pizza, le ambulanze infermieristiche viaggiano ormai spedite da più di 17 anni. Ad oggi non sono stati rilevati particolari problemi o danni ai pazienti. La stessa identica cosa avviene in tante altre realtà come la Lombardia, il Piemonte, il Friuli e altre ancora, mentre in Emilia Romagna (da sempre territorio precursore di novità in campo sanitario-professionale) si cerca di tornare indietro, additando di lesa maestà chi sta semplicemente facendo il proprio lavoro di Medico e ci tiene alla salute di chi sta veramente male.
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