Rianimazione
Il fenomeno del sovraffollamento in Pronto soccorso non è solo un problema italiano. Nel Regno Unito è stato trovato un modo per avvantaggiare il deflusso di pazienti all’interno dell’ospedale. L’NHS ha messo a disposizione di ogni ospedale una sala di dimissione, chiamata Discharge Lounge o Discharge Room, provvista di posti letto e poltrone. Lo scopo è quello di accogliere i pazienti in attesa di dimissione e provenienti dal Ps, in un ambiente sicuro con personale infermieristico e di supporto, tale da provvedere ad una continuità delle cure fino all’arrivo del trasporto verso casa, ospedali o case di riposo.
Winter is coming: sovraffollamento in Ps e Discharge Lounge
Con l’arrivo dell’inverno i Pronto soccorso (PS) si preparano ad essere invasi da migliaia di pazienti ogni giorno, con conseguente sovraffollamento dello stesso. Il fenomeno del sovraffollamento in Ps - anche chiamato crowding - è causato dall’invecchiamento della popolazione e dalle cure sempre più complesse delle quali necessita.
Altri motivi sono gli accessi impropri in PS, il taglio dei posti letti in ospedale e giocano un ruolo chiave anche quei pazienti che non necessitano più di sostare all’interno dell’unità, ma che per svariate ragioni non possono essere trasferiti. Spesso si leggono notizie di medicine somministrate nei corridoi del PS, altre volte i tempi di attesa per un codice verde diventano interminabili. Ne risulta, quindi, una compromissione della qualità delle cure.
Ma come ovviare a questo problema? Secondo i dati de Il Sole24 Ore, un Pronto soccorso di medie-grandi dimensioni ha non meno di 70.000 accessi nell’arco dei 12 mesi. Mentre una parte di questi pazienti aspetta per un posto letto in ospedale, un’altra gran parte potrebbe essere pronta a ricevere le dimissioni e lasciare l’unità, ma è costretta ad attendere un trasporto per tornare a casa occupando una barella per un lungo lasso di tempo.
Tra questi casi ci sono persone affette da demenza, anziani e altri soggetti incapaci di provvedere autonomamente a se stessi, che possono involontariamente essere causa di un sovraffollamento in Ps.
Cos’è il Discharge Lounge
Il fenomeno del crowding non è solo un problema italiano. Nel Regno Unito è stato trovato un modo per avvantaggiare il deflusso di pazienti all’interno dell’ospedale. Infatti, l’NHS (equivalente del nostro SSN) ha messo a disposizione di ogni ospedale una sala di dimissione, chiamata Discharge Lounge o Discharge Room, provvista di posti letto e poltrone.
Lo scopo è quello di accogliere i pazienti in attesa di dimissione e provenienti dal Ps in un ambiente sicuro con personale infermieristico e di supporto, tale da provvedere ad una continuità delle cure fino all’arrivo del trasporto verso casa, ospedali o case di riposo.
In alcune strutture britanniche, come l’East Surrey Hospital, nel Surrey, durante la notte il Discharge Lounge può diventare un vero e proprio reparto dove i pazienti possono rimanere fino all’arrivo del trasporto, la mattina seguente.
E in Italia
Negli ultimi anni anche in Italia si è parlato della possibilità di creare delle sale di dimissione, come per esempio si è fatto nelle regioni di Umbria, Toscana ed Emilia-Romagna. Tuttavia, ci ritroviamo in termini di numeri ancora una volta indietro rispetto agli altri paesi Europei.
Basti pensare che grandi ospedali come il San Carlo Borromeo di Milano e il Cardarelli di Napoli ne sono ancora sprovvisti. Si può, quindi dedurre che mentre nel Regno Unito si stia pensando a come migliorare il processo di discharge e l’unità specifica, nel nostro Paese questa non sia ancora una realtà affermata, sebbene necessaria.
Le sale di dimissione permetterebbero ai PS italiani di ovviare al sovraffollamento causato da pazienti che non necessitano più di cure urgenti, in modo tale da permettere a infermieri e medici del Pronto Soccorso di accogliere in maniera efficiente ed efficace i pazienti più bisognosi. “Winter si coming”, è giunto il tempo di introdurre le Discharge Lounge in tutta Italia?
- Articolo a cura di Andrea Mollica, Infermiere
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