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Emergenza-Urgenza

Automediche con solo infermiere, è polemica in Emilia-Romagna

di Redazione

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Sulle automediche in Emilia-Romagna, Fratelli d'Italia teme tagli pericolosi e fa sapere: ci attiveremo a livello nazionale per raddrizzare questa stortura. La replica dell'assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini: battaglia di retroguardia.

Riforma 118 Emilia-Romagna, Evangelisti (FdI): errore, agiamo a Roma

118 emilia romagna

Fratelli d'Italia teme tagli pericolosi sulle automediche in Emilia-Romagna, per Donini si tratta di una battaglia di retroguardia.

Il riassetto del 118 continua a fare discutere in Emilia-Romagna, regione che per prima ha visto nascere il sistema di emergenza territoriale propriamente detto.

Al centro del contendere, questa volta, c'è l’ipotesi di accorpare le automediche. A raccogliere le preoccupazioni di una parte del mondo sanitario sul tema è Marta Evangelisti, capogruppo FdI in Regione: Sulla classificazione degli autoveicoli di soccorso avanzato dissentiamo dall'interpretazione che la Regione Emilia-Romagna dà della normativa nazionale, apparendo chiaro che il calcolo dei mezzi avanzati di 1:60.000 (un mezzo ogni 60.000 abitanti, ndr) sia da farsi considerando quelli che sono realmente capaci di garantire un soccorso avanzato con équipe completa con medico e infermiere specificatamente formati, come peraltro sostenuto dai professionisti del settore.

Quindi, avverte la meloniana, se la Regione crede davvero di poter considerare allo stesso modo i mezzi con il solo infermiere equiparandoli a quelli con équipe completa di medico di emergenza ed infermiere sbaglia e lo fa addossandone il rischio ai cittadini che si troveranno un soccorso con meno risorse professionali mediche e con grande responsabilità addossata sul personale infermieristico.

Automediche, Donini gela FdI: Regione fa innovazione, loro propaganda

Fratelli d'Italia? Sono specializzati nelle battaglie di retroguardia. Così l'assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini, ribatte alla capogruppo Fdi in Regione Marta Evangelisti, che ha annunciato un intervento sul livello nazionale per contrastare l'impiego di automediche con a bordo solo l'infermiere.

Per Donini si tratta appunto di una battaglia di retroguardia: Noi invece vogliamo guardare avanti, vogliamo rafforzare la rete del 118 e dell'emergenza-urgenza che è nata proprio qui in Emilia-Romagna, forse quando loro si erano distratti, e che qui può trovare ulteriori evoluzioni ed elementi di innovazione capaci di migliorare ulteriormente le prestazioni, dice l'assessore, a margine di un evento organizzato dall'Ausl di Bologna.

Noi - ribadisce poi Donini - metteremo il medico in centrale, metteremo le tecnologie più avanzate su ogni mezzo avanzato di soccorso, diminuiremo i tempi di presa in carico dei cittadini nel momento del bisogno negli interventi tempo-dipendenti. Queste sono le nostre sfide, poi c'è la propaganda che lasciamo volentieri a loro.

Per quanto riguarda poi il "rosso" nei conti della sanità, Donini sottolinea che è una buona cosa che il ministro Schillaci abbia ammesso che mancano al fondo sanitario nazionale quattro miliardi di euro, lo aiuteremo in tutti i modi per poterli reperire e dare un futuro alla sanità pubblica. Ma la Regione non ha rinunciato all'idea di una sua proposta di legge sul sistema sanitario nazionale. Anzi, l'appello è ora anche alle altre Regioni perché adottino la stessa iniziativa.

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