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Emergenza-Urgenza

Bimba di 3 anni in arresto cardiaco salvata da un infermiere

di Redazione Roma

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A Marina di Camerota, nel Cilento, una bimba di 3 anni va in arresto cardiaco mentre gioca: provvidenziale l’intervento di un infermiere che era lì in vacanza con il figlio. A distanza di poche ore a Napoli (Lido Mappatella) un bambino di 4 anni rischia l’annegamento. L’intervento del 118 è risolutivo per salvarlo.

Campania, due bimbi salvati dagli operatori sanitari

Vincenzo Faraone, l'infermiere che, fuori servizio, ha salvato la bimba di 3 anni in arresto cardiaco a Marina di Camerota

Bimba di 3 anni va in arresto cardiaco mentre gioca e a salvarle la vita è un infermiere, grazie al massaggio cardiaco che ha praticato sulla piccola.

È accaduto a Marina di Camerota (Salerno) dove Vincenzo Faraone, coordinatore responsabile del Picc Team presso l’ospedale Antonio Cardarelli di Napoli – al quale è arrivato il plauso dell’Opi Napoli – ha vissuto una giornata che non dimenticherà mai. E come lui la piccola che ha salvato.

Ma procediamo con ordine. L’uomo si trovava in vacanza insieme al figlioletto nella conosciuta località turistica e balneare del Cilento – tra i territori più affascinanti della Campania – quando una bimba di 3 anni, a seguito di un arresto cardiaco, si è accasciata a terra mentre giocava in un parco giochi nei pressi della zona portuale.

Per sua fortuna, alla scena ha assistito l’infermiere (fuori servizio) che – con tempestività e professionalità – ha praticato alla piccola la rianimazione cardiopolmonare. Pochi, interminabili secondi che, per chiunque li vive, possono sembrare una vita intera. Una volta superata la situazione emergenziale, lo stesso Faraone si è attivato chiedendo l’urgente intervento del 118. Quando sono giunti i soccorsi la piccola aveva già ripreso a respirare regolarmente e lo stesso ritmo cardiaco era rientrato nella normalità.

La bimba è stata condotta in ambulanza presso il presidio ospedaliero “San Luca” di Vallo della Lucania, dove è stata sottoposta ai dovuti accertamenti per risalire all’origine del malore. Le sue condizioni di salute, fortunatamente, non destano preoccupazione. A Vincenzo Faraone, iscritto all’Ordine professionale di Napoli, è andato il sentito ringraziamento della presidente, Teresa Rea.

Ma non è stato, questo, l’unico interevento salvifico delle ultime ore condotto dal personale sanitario nei confronti di bimbi in serie difficoltà. Restando nella regione, con riferimenti la spiaggia pubblica conosciuta come “Lido Mappatella” o “Mappatella Beach” (sul lungomare Caracciolo, a Napoli), c’è un’altra bella notizia, oggi, da dare. La postazione Chiatamone del 118, infatti, era stata allertata dopo che un bimbo di 4 anni, rischiando l’annegamento, veniva ricondotto sul bagnasciuga da alcuni bagnanti. Esanime e pallido, il piccolo faticava a respirare.

Immediato l’intervento del medico e dell’infermiere del 118 che – come segnalato dall’associazione Nessuno tocchi Ippocrate – hanno iniziato subito le manovre salvavita, poi proseguite in ambulanza nel tragitto verso l’ospedale pediatrico Santobono-Pausilipon. L’autista soccorritore è riuscito ad arrivare nel pronto soccorso nell’arco di sette minuti, salvando di fatto la vita al piccolo che è sceso dall’ambulanza con respiro spontaneo e battito, grazie alle manovre condotte dai sanitari del 118.

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