Extraospedaliera
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Il segno di Battle - dal nome del chirurgo inglese William Battle che lo descrisse circa 130 anni fa studiando una serie di casi di trauma cranico che coinvolgono commozioni cerebrali - è un caratteristico segno fisico di trauma alla testa che potrebbe essere indicativo di un trauma cerebrale. Clinicamente può comparire in seguito ad un trauma cranico tipicamente contusivo e generalmente accidentale. La sua presenza indica una condizione molto seria.
Che cos’è il segno di Battle e come manifesta
Il segno di Battle è infatti un indicatore clinico di una lesione ossea, la più comune e grave, nella fossa cranica posteriore della base del cranio.
È predittivo, in oltre il 75% dei casi, di una frattura cranica basilare che tende ad attraversare il seno paranasale dell'osso frontale o l'orecchio medio situato nell'osso temporale.
La sua presenza suggerisce, nel 66% dei traumi, anche lesioni intracraniche.
Noto anche come ecchimosi mastoide, si tratta di un'area di ecchimosi visibile nella regione retro-auricolare, vicino al processo mastoideo dell'osso temporale, che può essere rilevata durante la prima valutazione clinica di un soggetto con una storia recente di trauma cranico.
Si manifesta come un evidente livido non comune, a forma di mezzaluna dietro una o entrambe le orecchie. L'ecchimosi compare sulla superficie della pelle ed è causata dalla fuoriuscita di sangue nei tessuti dai vasi sanguigni rotti. Si sviluppa normalmente entro 24-36 ore dopo l'evento traumatico.
Caratteristiche del segno di Battle
A differenza di un livido comune causato da una ferita diretta, la raccolta ematica tipica del segno di Battle svanisce lentamente, restando visibile per diverse settimane e non cambia colore. Resta violacea, intensa. Vasta.
Le dimensioni del segno sono variabili e possono estendersi lungo la parte posteriore del collo. Talvolta il segno di Battle si accompagna ad ecchimosi periorbitarie (occhi da procione). Se è presente concomitante fuoriuscita di liquido cerebrospinale dalle orecchie (otoliquorrea) e dal naso (rinoliquorrea), la frattura della base cranica è certa.
Un colpo alla testa talmente forte da produrre il segno di Battle potrebbe causare lesioni anche ai nervi cranici, al tronco cerebrale e portare ad una emorragia intracranica e persino alla morte.
Il segno di Battle indica che una o più ossa del cranio sono state rotte. Dopo che il cranio si è fratturato, il segno potrebbe non comparire subito ma dopo qualche giorno. Pertanto, una lesione significativa alla testa - causa comune di invalidità e morte - è una condizione sempre insidiosa che richiede una immediata valutazione medica.
Un po’ di numeri sulle fratture del cranio
Le fratture alla base del cranio sono causate da traumi contusivi violenti. L'impatto alla testa è importante, ad alta velocità. Collisioni di veicoli a motore, incidenti automobilistici e sportivi, lesioni ai pedoni, cadute ed aggressioni sono le cause più frequenti.
Sono fratture rare, rappresentano il 19-21% delle fratture del cranio e sono presenti in circa il 4% di pazienti con trauma cranico grave. Generalmente associate nel 50% dei casi ad un'altra lesione del sistema nervoso centrale, le fratture alla base del cranio coinvolgono l'osso petroso, il condotto uditivo esterno e la membrana timpanica.
Poiché il 15% dei pazienti con frattura cranica basilare presenta una lesione associata del rachide cervicale, è fondamentale escludere tali lesioni in tutti i pazienti che presentano segno di Battle.
Se compare entro 48 ore dopo il trauma, il segno di Battle è correlato con un trauma cranico grave, valutato secondo la Glasgow Coma Scale, con possibile danno neurologico.
Sebbene il segno di Battle sia un buon indicatore di trauma cranico, vengono presi in considerazione altri segni fisici e sintomi neurologici per valutare e diagnosticare correttamente una frattura del cranio (eloquio confuso, disorientamento e diminuzione della vigilanza).
La diagnosi radiologica di una frattura della base cranica è tuttavia difficile. La TC talora evidenzia la frattura, ma più spesso ne rileva i segni indiretti, quali livello idro-aereo nei seni sfenoidale, frontale o mastoideo.
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