Metodica di ventilazione NAVA
Nursind Toscana: allarme ospedali in emergenza
O lo ami o lo odi. L’esperienza del Cardarelli di Napoli
Emorragie e lesioni vascolari nelle sparatorie di massa pubbliche civili
Qualità della vita degli infermieri di terapia intensiva
Bonus e rotazione medici, il piano per i Pronto soccorso
(...)
Crisi PS, Piemonte gioca la carta dell'infermiere flussista
Presenza dei familiari durante la rianimazione cardiopolmonare
Codifica a colori per l’interpretazione dell’ECG
Rianimazione volemica con cristalloidi bilanciati rispetto a SF
Rischio di edema cerebrale dopo arresto cardiaco
Utilizzo della ketamina nel paziente con trauma cranico
Paziente settico, la gestione secondo le ultime Linee Guida
Carenza sanitari, i Pronto soccorso a rischio chiusura
Valutazione del dolore nel paziente adulto intubato e sedato
Sicurezza delle compressioni toraciche meccaniche e manuali
Impatto di composizione e velocità di somministrazione dei liquidi
Manovra di Valsalva modificata per il trattamento delle TSV
Sindrome da disfunzione multiorgano
PEA e asistolia in pazienti con arresto cardiaco intraospedaliero
Linee Guida ERC 2021
Igiene cavo orale nel paziente adulto in terapia intensiva
Intubazione di emergenza nel paziente Covid-19
Aumento del carico di lavoro infermieristico legato alla NIV
Ossigenoterapia conservativa in insufficienza respiratoria acuta
Posizionamento accesso venoso ecoguidato nel paziente prono
Proactive vascular access nell’emergenza Covid-19
Come determinare i fattori di rischio di ICU Delirium
Tracheotomia: Come, quando e perché
Il Golden minute della nascita
Monitoraggio della pressione di perfusione cerebrale
Gestione del delirio nel paziente con COVID-19
Sincope, dalla valutazione del paziente all'approccio clinico
Comunicare con i familiari in condizioni di completo isolamento
Gestione dei pazienti sospetti covid-19 in pronto soccorso
Raccomandazioni Aniarti per affrontare emergenza Covid-19
Gestione vie aeree in caso sospetto o accertato di Covid-19
RCP in caso sospetto o accertato di Covid-19
Arresto cardiaco: vantaggi dell'ipotermia dopo la rianimazione
Advanced life support pediatrico
Riconoscere il bambino in condizioni critiche
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Rifiuto emotrasfusione da parte di Testimone di Geova
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In questi giorni le società scientifiche si stanno adoperando per fornire ai professionisti quante più evidenze possibili per fronteggiare l’emergenza Covid-19 . Tra queste, vanno segnalate le raccomandazioni fornite dall’Italian Resuscitation Council (IRC) per quanto riguarda la rianimazione cardiopolmonare in caso sospetto o accertato di Covid-19.
Covid-19: rianimazione cardiopolmonare in caso sospetto o accertato
Raccomandazioni IRC su RCP in paziente covid-19
Ogni volta che viene eseguita la RCP , in particolare su una vittima sconosciuta, esiste un certo rischio di infezione, associato soprattutto alla valutazione del respiro e alla esecuzione delle ventilazioni di soccorso.
Finora, le evidenze scientifiche hanno sempre suggerito come questo tipo di rischio sia in realtà molto basso a fronte di una morte certa per la vittima in caso non sia iniziata la RCP. Di fronte all’attuale emergenza sanitaria costituita dall’epidemia Covid-19 non viene meno la necessità di continuare a soccorrere prontamente e adeguatamente le vittime di arresto cardiaco per sottrarle ad una morte certa .
Tuttavia, nel rispetto del criterio di sicurezza , è necessario considerare e valutare come proteggere contestualmente i soccorritori da potenziali pericoli in caso di sospetto o accertato contagio virale della vittima.
RCP in Covid-19, raccomandazioni IRC per operatori sanitari
In caso di RCP da parte di operatori sanitari su un paziente adulto o pediatrico vittima di arresto cardiaco con sospetta o confermata infezione COVID-19 in ambito intra od extra ospedaliero, IRC raccomanda quanto segue:
Identificare in anticipo i pazienti a rischio di deterioramento e arresto cardiaco, in modo da adottare tutte le misure appropriate per prevenire l'arresto cardiaco ed evitare l’esecuzione di una RCP non protetta
Indossare i Dispositivi di Protezione Individuali (DPI, comprendenti una mascherina facciale di livello almeno FFP2). I DPI rappresentano il requisito minimo di sicurezza per le seguenti manovre: valutazione iniziale del paziente, esecuzione delle compressioni toraciche, monitoraggio del ritmo elettrocardiografico e gestione delle vie aeree . La necessità di indossare un DPI può ritardare l’inizio della RCP, ma la sicurezza degli operatori è fondamentale . È possibile ridurre questo ritardo modificando le procedure organizzative (ad es. con la disponibilità di kit DPI sui carrelli di rianimazione) e con la formazione al loro utilizzo. In assenza di una corretta dotazione DPI, il soccorritore si sottopone a un rischio significativo di infezione: di conseguenza, se non si dispone di DPI adeguati, si raccomanda di iniziare la RCP con le sole compressioni toraciche , anche nell’arresto cardiaco con presunta causa ipossica
Confermare l'arresto cardiaco valutando l'assenza di segni di vita e l'assenza di respirazione normale, ma evitando il contatto con la faccia e la bocca del paziente . Non eseguire la manovra “guarda ascolta e senti” (GAS) con l'orecchio e la guancia vicino alla bocca del paziente. Si può valutare la presenza di un polso carotideo , se addestrati a farlo. In caso di dubbi sulla diagnosi di arresto cardiaco, iniziare le compressioni toraciche fino all'arrivo del team di rianimazione (intra-ospedaliero o mezzo sanitario avanzato o ALS se arresto extraospedaliero)
Iniziare la RCP con le sole compressioni toraciche e monitorare il ritmo cardiaco del paziente il prima possibile (nel bambino , iniziare la RCP standard con compressioni toraciche e ventilazioni di soccorso). Evitare la ventilazione bocca a bocca e/o l'uso di maschere tascabili . Se il paziente sta già ricevendo ossigenoterapia supplementare tramite maschera facciale, lasciare la maschera sul viso del paziente durante le compressioni toraciche
Il personale di reparto, se già dotato di DPI, può aiutare ad eseguire le compressioni prima dell'arrivo del team di rianimazione
Defibrillare rapidamente se indicato ; il ripristino precoce della circolazione, infatti, può evitare la necessità di supporto avanzato delle vie aeree e la ventilazione
La ventilazione deve essere eseguita con la tecnica per la quale si è ricevuta una formazione adeguata. Per la maggior parte degli operatori sanitari ciò significa utilizzare la cannula orofaringea e la ventilazione con maschera e pallone a due soccorritori
Una volta arrivati, i membri del team di rianimazione (intraospedaliero o del mezzo sanitario avanzato o ALS se arresto extra-ospedaliero) devono indossare i DPI prima di intervenire per continuare le manovre di RCP in corso
La gestione avanzata delle vie aeree con dispositivi sopraglottici o intubazione tracheale deve essere eseguita solo da personale esperto e adeguatamente protetto, secondo un protocollo di intubazione rapida che riduca la possibilità di creare aerosol dalle vie aeree del paziente. Se si decide di proseguire con l’intubazione orotracheale, ove possibile e rapidamente disponibile, si raccomanda di procedere con utilizzo di video laringoscopio per ridurre il contatto ravvicinato con le vie aeree della vittima
I pazienti possono avere un arresto cardiaco causato direttamente dall’infezione da COVID-19 e/o da una malattia coesistente. È importante tentare di identificare e trattare le eventuali cause reversibili (ad es. una ipossiemia grave) prima di valutare l'interruzione della RCP
Al termine della RCP, smaltire o pulire tutte le apparecchiature utilizzate durante la RCP secondo le raccomandazioni del produttore e le linee guida locali. Assicurarsi di non lasciare sul letto del paziente e/o sul cuscino nessuno strumento utilizzato per la gestione delle vie aeree, es. laringoscopio, aspiratore, cannula, ma di riporli nei contenitori adeguati (es. laringoscopio) e/o smaltirli nei contenitori dei rifiuti appropriati (es. aspiratore, cannula)
Al termine della RCP, rimuovere e smaltire tutti i DPI con attenzione, seguendo le linee guida locali, al fine di evitare auto-contaminazione. Lavare accuratamente le mani con acqua e sapone e/o con gel per le mani a base di alcool
Raccomandazioni IRC per la RCP da parte della popolazione generale
Adulti
In caso di un adulto in arresto cardiaco con sospetta o accertata infezione COVID-19 , si raccomanda di eseguire la RCP con le sole compressioni toraciche, seguendo questo algoritmo :
Valutare la coscienza scuotendo la vittima nella parte inferiore del corpo
Valutare il respiro soltanto guardando il torace della vittima alla ricerca di attività respiratoria normale ma senza avvicinare il proprio volto a quello della vittima
Chiamare il 112/118 per ricevere assistenza dall’operatore di centrale segnalando il sospetto che si tratti di paziente con infezione da COVID-19
Seguire le indicazioni dell’operatore di centrale
Se la vittima non è cosciente e non respira o non respira normalmente, iniziare le compressioni toraciche senza ventilazioni, mettendo le mani al centro del torace e spingendo con profondità di 5-6 cm e frequenza di 100-120 min, senza interruzioni
Se disponibile un DAE , utilizzarlo secondo la procedura standard
Continuare la RCP con sole compressioni e defibrillazione con DAE, se indicata, fino all’arrivo dell’ambulanza, seguendo le istruzioni pre-arrivo della centrale operativa
Se il soccorritore ha accesso a dispositivi di protezione individuale (DPI), si raccomanda di indossarli. Al termine della RCP, tutti i soccorritori devono lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone o con gel per le mani a base di alcool .
Si raccomanda, inoltre di lavare gli indumenti appena possibile. Si raccomanda di prendere contatto con le autorità sanitarie per ulteriori suggerimenti.
Bambini
In caso di un bambino in arresto cardiaco con sospetta o accertata infezione COVID-19 , si raccomanda di eseguire la RCP completa con compressioni toraciche e ventilazioni e seguendo questo algoritmo:
Valutare la coscienza scuotendo e chiamando la vittima
Valutare il respiro guardando il torace della vittima alla ricerca di attività respiratoria normale; se necessario, avvicinare il proprio volto a quello della vittima per percepire rumori respiratori
Chiamare il 112/118 per ricevere assistenza dall’operatore di centrale segnalando il sospetto che si tratti di paziente con infezione da COVID-19
Seguire le indicazioni dell’operatore di centrale
Se la vittima non è cosciente e non respira o non respira normalmente, iniziare con cinque ventilazioni e proseguire con 30 compressioni toraciche alternate a due ventilazioni, mettendo le mani al centro del torace con frequenza di 100-120 min.
Se disponibile un DAE, utilizzarlo secondo la procedura standard
Al termine della RCP, tutti i soccorritori devono lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone o con gel per le mani a base di alcool. Si raccomanda, inoltre di lavare gli indumenti appena possibile. Si raccomanda di prendere contatto con le autorità sanitarie per ulteriori suggerimenti.
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