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Emergenza-Urgenza

Riconoscere il bambino in condizioni critiche

di Chiara Vannini

Intraospedaliera

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Riconoscere un bambino in condizioni critiche è spesso difficile, perché il bambino, soprattutto se piccolo, non è in grado di manifestare malessere, se non con il pianto. Tuttavia, un'osservazione attenta e una valutazione precisa possono prevenire un eventuale peggioramento delle condizioni e permetterci di intervenire tempestivamente.

Valutazione e approccio al bambino critico

In tutte le fasi di età la valutazione comprende 4 fasi in sequenza:

  1. Prima valutazione con l'osservazione, detta anche quick look (osservazione veloce)
  2. Valutazione fisiologica primaria utilizzando l'approccio ABCDE
  3. Valutazione clinica secondaria con anamnesi mirata (che comprende allergie, farmaci assunti, eventuali malattie o interventi pregressi) e dettagliato esame fisico
  4. Valutazione complementare terziaria con esami di laboratorio, imaging e altri esami ausiliari

Le 4 fasi vanno eseguite in sequenza e in maniera sistematica e quando viene individuato un problema che comporta un pericolo di vita, è fondamentale fermarsi, trattare il problema e poi passare alla fase successiva della sequenza.

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