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Emergenza-Urgenza

Maschera laringea (LMA) nelle emergenze pediatriche

di Redazione

Intraospedaliera

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Efficace alternativa per stabilizzare le vie aeree alla nascita qualora la ventilazione con maschera facciale o l’intubazione tracheale siano falliti/impraticabili, la maschera laringea (LMA) è uno strumento idoneo alla rianimazione del neonato, anche se presenta alcuni limiti.

Vantaggi della maschera laringea

maschera laringea pediatrica

Sebbene l’uso di tali dispositivi rappresenti un’importante passo avanti nell’ambito della ricerca, l’utilizzo della maschera presenta comunque alcuni limiti.

In passato per ventilare in sicurezza un paziente in arresto respiratorio si ricorreva esclusivamente all’intubazione orotracheale. Con il passare degli anni sono stati condotti diversi studi innovativi riguardo l’utilizzo dei dispositivi sopraglottici come la maschera laringea, il tubo laringeo, il combitube.

Questi dispositivi hanno rivoluzionato il trattamento delle vie aeree difficili perché consentono di essere maneggiati con facilità tramite una tecnica d’inserimento molto agile, perché sono sicuri e perché garantiscono protezione dall’inalazione accidentale di reflussi gastrico-esofagei in fase di ventilazione.

Dato il suo facile utilizzo, anche gli infermieri possono farne uso se ben istruiti e questo rappresenta un importante passo avanti specie nel soccorso extra ospedaliero dove non si ha la possibilità di avvalersi di un medico anestesista per eseguire una intubazione orotracheale.

L’uso di questi dispositivi è indicato per i casi per i quali la ventilazione a pressione positiva con la normale maschera facciale sia inefficace o l’intubazione endotracheale risulti impossibile.

Ancora, può trovare impiego in un neonato che presenta un ostacolo alla ventilazione con maschera orofacciale:

  • alterazioni anatomiche alla bocca, alle labbra o al palato
  • nel caso in cui non sia resa possibile l’intubazione per anomalie anatomiche che non consentono la corretta visualizzazione della laringe tramite laringoscopio
  • nel caso in cui l’intubazione risulti essere difficoltosa a causa di una mancata esperienza da parte degli operatori sanitari

Quest’ultimo aspetto emerge infatti dello studio O’Connell, condotto nel 2017, secondo cui la percentuale di successo, al primo tentativo, negli operatori meno esperti, è diminuita rendendo così i tempi di intubazione più lunghi.

Tecnica di posizionamento

  • Per prima cosa è estremamente importante effettuare dei controlli prima dell’uso al fine di stabilirne la sicurezza
  • Prima di procedere con l’inserimento, bisogna scegliere la misura corretta della maschera che varia in base al peso del paziente. Nel caso in cui dovessero emergere dei dubbi, è sempre meglio utilizzare una maschera di misura maggiore diminuendo il volume di gonfiaggio. Per i neonati fino ai 5 Kg, l’unica taglia disponibile è la numero 1, che permette l’utilizzo anche durante la rianimazione neonatale
  • Sgonfiare completamente la maschera e lubrificare la superficie superiore della cuffia con un gel subito prima dell’introduzione
  • Durante l’inserimento della maschera, è necessario tenerla a mo’ di penna, ponendo il dito indice anteriormente in coincidenza del punto di giunzione del tubo e della cuffia. L’inserimento prevede di guidare la maschera con il dito fino a che non si raggiunge il retrofaringe
  • Continuare ad inserire fino a che non si incontra una certa resistenza
  • Gonfiare con l’ausilio di una siringa la cuffia della maschera per garantire un’adeguata adesione
  • Controllare che il posizionamento sia corretto attraverso l’auscultando la penetrazione dell’aria e la conseguente espansione toracica, una leggera perdita è da considerarsi normale a differenza di una perdita abbondante che può rappresentare un segno di mal posizionamento del dispositivo
  • Dopo aver accertato il posizionamento la maschera va fissata con un cerotto o altro device adeguato

Misura LMA in base al peso del paziente

La rimozione della maschera laringea

La maschera può essere rimossa nel momento della ripresa spontanea della respirazione da parte del paziente in generale oppure per l’inserimento di un tubo endotracheale valido.

Alla maschera può essere collegato un supporto di ventilazione meccanica durante un trasporto. È comunque opportuno ricordare che l’uso prolungato sui neonati non è ancora ben studiato.

Articolo a cura di:

  • G. Cavò, S.R. Abrami, G.Pagano | U.O.C. Pronto soccorso pediatrico con OBI, AOU “G.Martino”
  • E. Cavallaro | Università degli studi di Messina

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