Le lesioni pleuriche derivanti da trauma penetrante - una lesione provocata da oggetti appuntiti o taglienti oppure da proiettili sparati da armi da fuoco o derivanti da frammenti esplosivi, con conseguente penetrazione degli stessi oggetti all’interno delle cavità corporee - possono comportare tre situazioni: pneumotorace, emotorace, emopneumotorace.
Pneumotorace da trauma penetrante
Per pneumotorace si intende l’ingresso di aria nella cavità pleurica, con conseguente impegno toracico e diminuzione del volume polmonare dovuto al collasso del polmone interessato.
Nei traumi penetranti gli estesi difetti della parete toracica che rimangono beanti determinano uno pneumotorace aperto, detto anche ferita soffiante del torace.
In questa particolare lesione l’equilibrio tra la pressione intratoracica e quella atmosferica è immediato e se la soluzione di continuo della parete toracica corrisponde ad almeno due terzi del diametro della trachea, durante ciascun atto respiratorio l’aria, che tende a seguire il tragitto attraverso il quale incontra minori resistenze, entra preferibilmente attraverso la lesione della parete toracica.
In questo modo l’efficacia della ventilazione risulta compromessa, con conseguente ipossia ed ipercapnia.
Emotorace da trauma penetrante
Per emotorace si intende la presenza di sangue all’interno della cavità pleurica derivante da lacerazioni vascolari.
L’accumulo massivo di sangue in un emitorace, comprimendo il polmone, può compromettere significativamente la ventilazione, anche se l’alterazione fisiopatologica più importante consiste nell’ipotensione da shock emorragico.
Qualora il trauma penetrante provochi un danneggiamento di grossi vasi si viene a creare il cosiddetto emotorace massivo, ovvero un rapido accumulo in cavità pleurica di più di 1.500 ml di sangue oppure di almeno un terzo del volume ematico circolante.
La causa più comune è rappresentata dalla lacerazione di vasi della circolazione sistemica o dell’ilo polmonare. In caso di emotorace massivo, le vene giugulari possono apparire collabite in seguito a grave ipovolemia oppure turgide, se ad esso si associa uno pneumotorace iperteso.
In rari casi la pressione che si crea con l’accumulo massivo di sangue in cavità pleurica provoca uno spostamento del mediastino sufficiente a determinare la distensione delle vene giugulari.
L’emotorace massivo deve essere sospettato in caso di shock associato ad assenza del murmure vescicolare ed ottusità alla percussione a livello di un emitorace; inoltre la perdita ematica determina ipossia.
Emopneumotorace
Qualora siano compresenti sangue (emotorace) e aria (pneumotorace) nel cavo pleurico.
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