L'impianto di pacemaker è una procedura che viene eseguita in anestesia locale in una sala operatoria dedicata. La zona di elezione per il posizionamento del pacemaker è il margine sottoclaveare. L’infermiere ha un ruolo importante nelle varie fasi dell’impianto, dalla corretta preparazione del paziente, all’assistenza e monitoraggio fino alla medicazione finale.
Pacemaker, la procedura di impianto dello stimolatore cardiaco
Una fase di un intervento di impianto di pacemaker
Dopo aver eseguito l’antibiotico endovena, il paziente viene posizionato sul lettino radiologico e monitorizzato; viene detersa la zona di impianto con clorexidina al 2%. Il medico può così procedere con il lavaggio chirurgico delle mani e con la preparazione del campo operatorio.
Per prima cosa viene aperto il kit di teleria sterile contenente il camice per l’elettrofisiologo, il telo fenestrato per il paziente e il telino che copre il carrello servitore; successivamente viene aperto il container contenente i 27 ferri chirurgici che compongono il kit di impianto.
Dopo aver effettuato nuovamente la disinfezione del sito d’impianto il medico effettua l’anestesia locale (mepivacaina o lidocaina) e procede con l’incisione di circa 5 cm nella zona sottoclaveare; in questa posizione sono presenti sia la vena cefalica che la succlavia.
Una volta isolata una delle vene si pratica un’incisione sulla quale viene posizionato un introduttore attraverso cui vengono inseriti i 2 elettrocateteri.
Mediante l’angiografo si posizionano le punte dei cateteri nelle zone di elezione delle camere cardiache e con l’analizzatore si effettuano le misurazioni del potenziale endocavitario; quando i valori sono accettabili si effettua la stimolazione, decrescendo gradualmente il voltaggio dell’impulso dato alle cellule miocardiche; l’impulso minimo che genera la contrazione del muscolo miocardico viene definito “valore soglia”.
Al medico non resta altro che connettere ilpacemakeragli elettrodi e posizionare il dispositivo nella tasca creata sotto l’incisione iniziale.
Viene infine effettuata una sutura a strati della ferita.
Impianto di pacemaker e ruolo dell'infermiere di elettrofisiologia
L’infermiere ha un ruolo importante nelle varie fasi dell’impianto, dalla corretta preparazione del paziente, all’assistenza e monitoraggio fino alla medicazione finale.
All’ingresso nella pre-sala, l’infermiere supervisiona la corretta compilazione della documentazione (consenso informato, esami ematici, terapia in corso) e controlla lo stato della cute nella sede d’incisione (tricotomia, eritemi, ecc.).
In seguito, aiuta il medico nell’allestimento del campo operatorio e nel movimento del lettino radiologico nelle proiezioni richieste. Durante la procedura, si occupa di vigilare sui parametri vitali e di passare in modo sterile il materiale necessario all’intervento.
Durante il posizionamento dei cateteri, l’infermiere si occupa di misurare il potenziale endocavitario attraverso l’uso dell’analizzatore e di calcolare il valore “soglia”. Infine si occupa di effettuare la medicazione compressiva e di fare counseling al paziente per favorirne l’outcome clinico.
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