ll catetere venoso centrale viene di norma inserito da un team composto da medico e infermiere; i cateteri tipo PICC (Peripherally Inserted Central Catheters) possono essere inseriti anche da infermieri membri del PICC Team, purché siano stati formati adeguatamente e svolgano la procedura in ambiente idoneo. Prima di inserire il catetere occorre valutare con attenzione il soggetto per poter scegliere la vena e il catetere più indicato.
CVC: Procedura di inserimento del Catetere Venoso Centrale
Le linee guida raccomandano in particolare di tenere in considerazione se il soggetto è sottoposto a chemioterapia attiva o a terapia nutrizionale, se il soggetto è giovane con una vita di relazione e lavorativa attiva o se è in condizioni critiche. Ovviamente la conoscenza anatomica di base è una nozione imprescindibile.
L’anatomia ecografica nelle sedi di venipuntura è di facile apprendimento e permette anche il pronto riconoscimento di un vaso non fruibile all'incannulamento (ad esempio trombo all'interno).
Utilizzare l'ecografo evita disagi e complicanze al paziente e conseguenze all'operatore.
Inserimento CVC: La scelta del vaso
Per la scelta del vaso da incannulare bisogna tenere conto del tempo previsto di permanenza in sede. Nel caso di CVC a breve termine, se l'operatore non ha una esperienza quotidiana, allora deve utilizzare il vaso in cui è più esperto, se l'operatore è abituale a questa procedura allora la prima scelta è la vena giugulare interna.
La venipuntura del vaso scelto può essere fatta alla cieca (conoscendo l'anatomia e utilizzando reperi anatomici) oppure utilizzando l'ecografo come guida. Uno studio di Lin et al. indica l'1,9% di complicanze con l'ecografo rispetto all'11,6% con la puntura alla cieca.
Inserimento CVC: La check-list
Le linee guida raccomandano di utilizzare una check list per l'inserimento e un carrello standardizzato contenente tutto il materiale necessario.
La procedura di inserzione prevede di informare il paziente e ottenere il consenso informato (se non ci si trova di fronte ad una situazione di emergenza).
È necessario controllare gli esami del sangue per accertare che i valori della coagulazione siano normali e assicurarsi che il sito di inserzione sia visibilmente pulito prima di applicare la soluzione asettica (di solito clorexidina in base alcoolica con colorante per identificare la zona che è stata effettivamente disinfettata).
Prima della disinfezione si può valutare se procedere con la tricotomia (solo se è facilitante per la successiva tenuta della medicazione e utilizzando clipper e non rasoi).
In caso di sospetto danno nervoso (parestesie) o di puntura accidentale di una arteria rimuovere immediatamente il CVC.
Una volta che il CVC è in sede si può fissare con un sistema adesivo che evita il posizionamento di punti di sutura. Questo riduce le infezioni e complicanze. Il sistema più utilizzato è di tipo Stat-lock.
Dopo l'inserimento del CVC è necessario controllare il suo corretto posizionamento: la posizione della punta deve essere verificata radiologicamente o per mezzo di altre tecnologie appropriate prima di iniziare la terapia endovenosa o ogni volta che vi siano segni clinici e sintomi che suggeriscono un mal posizionamento.
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