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diabete

Prelievo ematico capillare: la corretta esecuzione

di Sara Di Santo

Procedure

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Misurare la Glicemia rientra tra le indagini diagnostiche che l’Infermiere può eseguire in totale autonomia. Il professionista della salute deve fare attenzione ad eseguire una corretta procedura e a non inficiare l’esito dell’indagine. Un valore sbagliato potrebbe pregiudicare i risultati di un intervento terapeutico.

Prelievo ematico capillare a scopo diagnostico

L’infermiere, come sancito dal Profilo Professionale, è responsabile dell’assistenza generale infermieristica e può effettuare indagini diagnostiche in autonomia, previa prescrizione medica, tra cui il prelievo ematico capillare.

Discrezionalità dell’infermiere

Insieme alle responsabilità appena esposte, l’infermiere agisce in autonomia anche competenze discrezionali:

  • nella fase di antisepsi eviterà l’utilizzo di alcol che provoca ispessimento della cute e può alterare il risultato del campione prelevato;
  • nello scegliere il sito di puntura, forerà la parte laterale del polpastrello che ha meno terminazioni nervose (meno dolore per il paziente) ed è più vascolarizzata;
  • scarterà la prima goccia di sangue, perché contenente una maggior quantità di siero che potrebbe alterare la rilevazione del dato.

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