Alterazione che colpisce i grossi vasi sanguigni, la macroangiopatia diabetica è una delle complicanze vascolari a lungo termine del diabete di tipo 2 e viene considerata una forma di arteriosclerosi accelerata. Si tratta di un danno cronico a carico delle arterie di grosso e medio calibro (carotidi, aorta, coronarie, femorali, etc) provocato dall'eccesso di glucosio.
Cos’è e come si manifesta la macroangiopatia diabetica
La macroangiopatia rappresenta un importante fattore di rischio delle malattie cardiovascolari (coronaropatie, ictus, angina pectoris, infarto del miocardio, arteriopatia periferica).
La macroangiopatia comporta la tendenza a sviluppare aterosclerosi, una patologia vasale ostruttiva/embolica che determina fenomeni ischemici a valle del distretto colpito, che provoca un'alterazione delle pareti dei vasi sanguigni.
Essi perdono la loro elasticità e presentano placche di indurimento ed ispessimento che restringono progressivamente il calibro vasale ostruendo la normale circolazione.
I sintomi che si manifestano sono in relazione con le sedi dell'organismo nelle quali la circolazione sanguigna è compromessa. Le sedi più frequentemente colpite sono:
il cuore, con malattie ischemiche sino all'infarto
il cervello, con episodi ictali e deficit neurologici
La macroangiopatia diabetica può colpire anche soggetti non diabetici come forti fumatori, ipertesi ed obesi, ma i soggetti diabetici hanno un rischio cardiovascolare da 2 a 5 volte superiore.
Nei soggetti diabetici la macroangiopatia si manifesterebbe inoltre più precocemente e più intensamente di quanto si verifichi mediamente nella popolazione.
Nelle persone diabetiche la patologia aterosclerotica si presenta in forma più rapidamente evolutiva e più grave. Le lesioni a carico dei vasi sanguigni sono generalmente molto estese, coinvolgendo più di un vaso e diversi segmenti dei vasi interessati (lesioni multivasali e multisegmentali).
La macroangiopatia rappresenta un importante fattore di rischio delle malattie cardiovascolari (coronaropatie, ictus, angina pectoris, infarto del miocardio, arteriopatia periferica). Essa provoca pertanto gravi complicazioni cardiache, con occlusione di una o più coronarie, nonché renali.
Il rischio di sviluppare una macroangiopatia diabetica aumenta in soggetti affetti da sindrome metabolica in cui coesistono diabete, dislipidemie (alterazioni dell'assetto lipidico) ed ipertensione arteriosa.
Le dislipidemie possono essere sostenute altresì dalla carenza insulinica poiché l'insulina interferisce anche con il metabolismo dei grassi. Inoltre, la glicosilazione delle proteine plasmatiche determina un ridotto catabolismo delle LDL ed un aumentato catabolismo delle HDL.
Pertanto le alterazioni del profilo lipidico, che sono sempre presenti nella macroangiopatia diabetica, possono essere causate dal diabete stesso, essere concomitanti al diabete (sindrome metabolica) o addirittura antecedenti al diabete ad esempio a causa dell'obesità. Il glucosio determina quindi una disfunzione endoteliale permettendo ai grassi, responsabili dell'aterosclerosi, di depositarsi sulle pareti.
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