Diabete
Organizzata da migliaia di Volontari: persone con diabete, medici e infermieri che organizzano eventi in oltre 500 Città d’Italia, il 14 novembre di ogni anno è stato indicato come giorno per informare l’opinione pubblica e accendere i riflettori sui rischi di una patologia molto temuta il Diabete.
In circa 500 Città e cittadine d'Italia si svolgono centinaia di eventi organizzati da Associazioni di persone con diabete, Medici, , altri professionisti sanitari e persone di altre organizzazioni (Croce Rossa, Alpini, Misericordia, etc.). Tutti prestano il loro impegno come Volontari. La Giornata Mondiale del Diabete è una delle poche nel suo campo a non sollecitare contributi ma anzi a offrire gratuitamente servizi.
Prevenire il diabete è fondamentale, con un controllo periodico si evitano complicanze importanti
Durante la giornata del Diabete nelle centinaia di gazebo e banchetti organizzati in tutta Italia dai Volontari sarà possibile valutare il rischio di sviluppare il diabete nei prossimi anni riempiendo un semplice questionario e ricevere depliant e materiale informativo dedicati alla prevenzione e alla corretta gestione del diabete. In alcune città si sono organizzate conferenze, eventi che invitano all'esercizio fisico e perfino serate teatrali.
Quali sono i numeri del Diabete?
415 milioni di persone adulte nel mondo hanno il diabete, se ne stimano 640 milioni entro il 2040, uno su due non è diagnosticato. Studi epidemiologici confermano che il diabete di tipo 1 registra, ogni anno, un aumento di oltre il 3% dei casi, con una progressiva diminuzione dell’età della diagnosi, mentre il diabete di tipo 2 sta conoscendo un aumento esponenziale: si stima che nel mondo siano oltre 250 milioni le persone con questa patologia e in tanti non sono consapevoli di averlo. Non soltanto adulti e giovani ma anche l’età pediatrica è fortemente interessata. Nella sola Regione Toscana ci sono circa cento nuovi casi di diabete di tipo 1 in età pediatrica. Per questi bambini e le loro famiglie, spesso, si tratta di una realtà difficile da accettare.
Questa giornata è stata istituita nel 1991dall’ International Diabetes Federation e dall’ OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) con lo scopo di informare i cittadini e stimolare l’opinione pubblica ponenedo l’attenzione sui rischi di questa patologia. La giornata vuole aprire anche alla politica sanitaria e sociale trasmettendo la forte ricaduta non soltanto in termini di salute e patologie correlate ma anche sulla gestione sociale ed economica che una mancata prevenzione può portare.
Il messaggio è chiaro:
Con il diabete si può vivere bene, basta conoscerlo e imparare a gestirlo.
Lo screening è fondamentale per garantire la diagnosi precoce e un adeguato trattamento necessario a ridurre il rischio di gravi complicazioni.
In questa giornata vogliamo anche abbattere tutti gli stereotipi che spesso circondano la persona con il Diabete come abbiamo già approfondito in : “Diabete non permettete alla paura di vincere”
Alcuni consigli provenienti dagli esperti ci suggeriscono che è necessario educare anche i più piccoli ad uno stile di vita sano, abituandoli a svolgere attività fisica in modo regolare, nella quotidianità.
L’educazione ad una corretta alimentazione, combattendo la sedentarietà e preferendo i cibi semplici, a km zero, eliminando tutto ciò che è molto ricco di grassi, come ad esempio le merendine. Insieme al controllo del peso, all’attività fisica e ad un’alimentazione sana, dopo i 40 anni è doveroso controllare la glicemia ogni 2-3 anni in rapporto al tipo di rischio.
Quest’ anno la manifestazione in Italia è supportata anche dall'Anci, (l'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani) che ha concesso il patrocinio all’iniziativa ed ha rivolto un appello a tutti i sindaci a illuminare di blu un monumento della propria città.
In Toscana sarà illuminato di blu il Battistero del Duomo di Firenze e a tal proposito l’Assessore al diritto alla Salute Stefania Saccardi ricorda che “la Regione Toscana è molto impegnata in un percorso di tutela delle persone con diabete per garantire la disponibilità del massimo delle risorse tecnologiche, nel rispetto dell'appropriatezza prescrittiva e della sostenibilità economica , sia per quanto riguarda il diabete di tipo 1, che è la patologia cronica endocrinologica più frequente nell'età evolutiva, che per il diabete di tipo 2.
Quest'ultimo, associato a obesità, sovrappeso, stili di vita scorretti, sta diventando una vera e propria epidemia, che non colpisce più solo gli adulti, ma si sta estendendo anche ai bambini e ai giovani. Per questo come Regione siamo sempre più impegnati sul fronte della prevenzione, della promozione della salute e con l'organizzazione delle cure primarie".
Siamo invitati quindi tutti a dare il nostro contributo come cittadini responsabili, come professionisti della Salute, come persone che investono sul futuro. La prevenzione si deve fare ogni giorno con le scelte che facciamo e con gli esempi di vita che sosteniamo.
Commento (0)
Devi fare il login per lasciare un commento. Non sei iscritto ?