L’ERAS (Enhanced Recovery After Surgery, ovvero “miglior recupero post intervento chirurgico”) è un approccio innovativo e multidisciplinare del paziente sottoposto ad intervento chirurgico. L’ERAS coinvolge diversi specialisti e figure professionali tra cui il chirurgo, l’anestesista, l’infermiere, il fisioterapista e il dietista, che assistono il paziente durante il suo percorso pre e post operatorio. I protocolli ERAS si basano sulle più aggiornate evidenze scientifiche e sono sviluppati e promossi dalla ERAS Society (una società internazionale, professionale, no profit).
Gli elementi chiave del protocollo ERAS
Gli elementi chiave del protocollo ERAS sono la sostituzione del digiuno preoperatorio con l’assunzione di bevande a base di carboidrati 2 ore prima dell’intervento, la scelta di un approccio minimante invasivo anziché l’effettuazione di larghe incisioni, un’ottimale gestione dei fluidi, il non posizionamento di drenaggi o la loro rapida rimozione, una mobilizzazione precoce e l’assunzione di liquidi e cibi il giorno dell’intervento.
Tutte queste azioni tendono a ridurre lo stress operatorio e a migliorare la risposta dell’organismo all’insulto chirurgico. Mantenendo una condizione di omeostasi si evita un’azione catabolica con una conseguente perdita di proteine, forza muscolare e disfunzione cellulare.
Obiettivi del protocollo ERAS
Gli obiettivi dell’ERAS prevedono:
l’introduzione di un supporto nutrizionale preoperatorio nel paziente malnutrito
un carico di carboidrati preoperatorio per contrastare l’insulino resistenza postoperatoria
la scelta di un’analgesia epidurale o spinale per ridurre la risposta endocrina allo stress
una rapida ripresa dell’alimentazione post chirurgia per assicurare maggiore energia al paziente
una gestione ottimale del dolore per evitare stress e insulino resistenza
Il mantenimento di una condizione di euvolemia nel paziente è importante per evitare un’insufficiente o eccessivo introito di liquidi, che andrebbero ad incidere sulla perfusione degli organi, sull’attività cardiaca e sull’insorgenza di maggiori complicanze.
Un buon equilibrio nell’introduzione di fluidi, ossigeno e nutrienti ai tessuti sono infatti necessari per preservare le funzioni cellulari, soprattutto quando si è sottoposti ad un intervento chirurgico. I protocolli ERAS sono risultati efficaci anche nel ridurre i giorni di degenza ospedaliera dal 30 al 50%, le complicanze (del 50%), le ri-ospedalizzazioni e i costi.
La chirurgia colorettale è stata la pioniera dei protocolli ERAS, ma molti studi sono stati effettuati applicando questo approccio anche alla chirurgia epatica, pancreatica, gastrica, esofagea, toracica, urologica, ginecologica e ortopedica.
Le principali barriere, evidenziate in letteratura, all’implementazione del protocollo ERAS sono: la resistenza al cambiamento, l’assenza di tempo, personale insufficiente, una scarsa comunicazione, collaborazione e poco coordinamento tra i vari reparti.
Come ridurre le complicanze post operatorie con il protocollo ERAS
Prima del ricovero
Fase pre-operatoria
Fase intra-operatoria
Fase post operatoria
Screening nutrizionale
Cessazione del fumo e dell'assunzione di alcool
Ottimizzazione della terapia medica di patologie croniche
Informazione pre-operatoria per riduzione dell'ansia
Preparazione intestinale selettiva
Assunzione di carboidrati
No digiuno
Profilassi nausea e vomito post operatori
Approccio minimamente invasivo
Ridurre il posizionamento di drenaggi
Preferire l'anestesia epidurale
Evitare utilizzo di oppiodi a lunga durata
Mantenimento dell'euvolemia
Controllo della temperatura corporea
Rimozione precoce dei drenaggi e del catetere vescicale
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