Sensibilizzare la pubblica opinione su temi come incontinenza e stomia (condizioni che riguardano più del 10% della popolazione) con una scelta coraggiosa e provocatoria per ricordare che troppo spesso ci si sofferma sulle differenze e poco sull’unicità che rende ogni essere umano speciale, mentre invece la bellezza va celebrata e fatta emergere perché un corpo può essere violato, ma l’identità della persona resta integra e va valorizzata. Pier Raffaele Spena, presidente Fais, spiega così il razionale che muove "Siamo un'opera d'arte, la nuova campagna sociale della Federazione Associazioni Incontinenti e Stomizzati lanciata in occasione della Giornata Internazionale delle persone con disabilità 2022 e accompagnata dall'hashtag #iononvedodifferenze.
Famosi capolavori indossano presidi per incontinenza e stomia
In Italia sono oltre 7.000.000, dai 18 ai 70 anni, a soffrire di incontinenza urinaria o fecale; le persone con stomia, invece, sono più di 75.000 e il cateterismo vescicale (in particolare quello intermittente), ha un'incidenza di circa lo 0,5% della popolazione italiana.
Nonostante questi numeri, spiega la Fais, il comune denominatore di queste tre condizioni è la scarsa informazione al paziente, una comunicazione istituzionale mirata, limitazione nella scelta, procedure di acquisto non idonee a fornire alle persone il presidio più appropriato.
In più, parlare di incontinenza e/o stomia in Italia è ancora un tabù: vergogna, paura, imbarazzo, generano, infatti, pregiudizi che spesso influiscono fortemente sulla vita delle persone più fragili e le loro famiglie.
Per sovvertire questa tendenza è nata, dall’esperienza di chi vive le diverse condizioni e ha necessità di far conoscere la propria realtà, “Siamo un’opera d’arte”, una campagna sociale che vede alcune delle opere più rinomate del panorama artistico internazionale (Nascita di Venere di Sandro Botticelli, Perseo con testa di Medusa di Benvenuto Cellini e Venere di Urbino di Tiziano Vecellio) indossare presidi medici per incontinenza e stomia.
La mostra - che nelle prossime settimane si arricchirà poi di altre tre opere - è fruibile anche virtualmente: grazie alla tecnologia 3D lo spettatore può immergersi nell’ambiente museale e godersi le opere. Ognuna di essa rappresenta un mondo di cui si parla ancora poco: per questo il visitatore troverà al lato dell’opera una descrizione della condizione che rappresenta.
Il messaggio è forte e chiaro perché mette al centro l’identità della persona che non cambia anche dopo un intervento chirurgico e l’utilizzo di un presidio. Il corpo umano resta sempre un’opera d’arte che va celebrata perché permette di toccare sensibilità che altre forme di espressione non potrebbero raggiungere.
Per questo siamo molto orgogliosi del risultato raggiunto e speriamo che il nostro progetto possa essere di ispirazione a quanti, ancora troppi, non hanno ancora accettato la nuova condizione che in maniera violenta può condizionare la propria qualità di vita.
La campagna, realizzata da Fais in collaborazione con MCO International Group, è patrocinata da AIOSS, AISLEC, AIUG, AMICI ITALIA, A.N.N.A., CITTADINANZATTIVA, FAIP, FNOPI, ITALIAN OXBRIDGE SOCIETY, MISSTO, PALINURO, POIC E DINTORNI, SALUTEQUITÀ, SIA, SICCR, SIFO, UN FILO PER LA VITA.
Le opere sono state utilizzate su concessione del Ministero della Cultura, della Direzione Centrale degli Affari dei Culti e per l’Amministrazione del Fondo Edifici di Culto del Ministero, del Ministero dell’Interno – Fondo Edifici di Culto, del Museo Louvre tramite RMN-Grand Palais /Dist. Foto SCALA, Firenze.
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