Stomie, i primi giorni dopo l’intervento chirurgico sono quelli peggiori. Bisogna adattarsi alla nuova situazione e non è affatto semplice. La scelta del dispositivo più conveniente, poi, dipende dal tipo e dalla localizzazione dello stoma, ma anche dalle esigenze della persona, dalle situazioni personali e dalle attività quotidiane. I dispositivi per stomia sono erogati gratuitamente dal servizio sanitario nazionale, secondo quantitativi mensili stabiliti per legge. L’attuale riferimento normativo è il D.M. 31 maggio 2001, n. 321 (Gazzetta Ufficiale n. 183/8 agosto 2001) che ha modificato il D.M. 27 n. 332/99.
Stomia, la scelta del dispositivo di raccolta
Dopo l’intervento, lo stoma può presentarsi edematoso. Man mano che passano i giorni il gonfiore e le dimensioni della stomia tenderanno gradualmente a diminuire. Per questo motivo, durante le prime settimane dopo l’intervento chirurgico è importante monitorare le variazioni dello stoma, in modo da accertarsi che il dispositivo di raccolta utilizzato sia quello adatto alle esigenze del paziente. Lo stomaterapista o l’infermieresupporta il paziente nella gestione della stomia e nella scelta del dispositivo migliore. Un sistema di raccolta per stomia deve garantire sicurezza, comfort e soprattutto preservare l’integrità cutanea.
I dispositivi di raccolta si differenziano fra loro in base al tipo di materiale con cui sono costituiti, al tipo di filtro, al tipo di placca (piana o convessa) e al tipo di sacca (fondo chiuso, fondo aperto, rubinetto di scarico).
Esistono sacche per tutte le esigenze, anche di piccolissime dimensioni e quindi molto discrete, ma naturalmente il cambio deve essere più frequente.
Tipologie dei dispositivi
La scelta del dispositivo di raccolta dipende dal tipo di stomia confezionata e dal materiale emesso. A volte nella scelta del presidio si rende necessario considerare anche la forma della stomia (che si potrebbe presentare rotonda, ovale o irregolare) e le caratteristiche anatomiche dello stoma e della parete addominale (utilizzare in questo caso una placca piana o convessa). Di norma si utilizzano sacche:
Sacca fondo chiuso
Le sacche a fondo chiuso sono monouso. Quando la sacca è piena, va rimossa, inserita in una sacca per rifiuti e gettata. Le sacche a fondo chiuso sono dotate di filtro studiato per ridurre l’odore ed eliminare i gas. Questo tipo di sacca è indicato per le persone con colostomia (per un uso quotidiano per alcuni; per le occasioni speciali per tutti).
Sacca a fondo aperto
Queste sacche vengono facilmente svuotate aprendo la chiusura integrata sul fondo. Questo tipologia di sacca è indicato per le persone con ileostomia o in caso di colostomia con effluenti liquidi
Sacca urostomia
Come le altre sacche, anche quelle per urostomia sono disponibili nella versione a due pezzi e monopezzo, ma diversamente dagli altri sistemi, queste sono dotate di un rubinetto o di un tubicino di scarico per la fuoriuscita dell’urina.
Una ulteriore differenza è data dalla tipologia dei sistemi che vengono così suddivisi:
Sistema monopezzo
Nel sistema monopezzo, la sacca e la barriera cutanea sono integrate. Queste sacche sono state progettate per offrire massima discrezione, semplicità di utilizzo e seguire i movimenti. Sono disponibili nella versione con barriera cutanea modellabile, ritagliabile, piana o convessa.
Sistema a due pezzi tradizionale
Nel sistema a due pezzi, sacca e barriera adesiva (placca) sono due entità separate. Ciò permette di sostituire la sacca senza rimuovere la barriera cutanea. Nel sistema a due pezzi tradizionale, sacca e barriera cutanea sono unite da un anello di plastica (flangia). Un click sonoro confermerà il corretto aggancio fra sacca e placca.
Sistema a due pezzi con Tecnologia di aggancio adesivo
Nel sistema con aggancio adesivo, sacca e barriera cutanea sono unite insieme tramite un anello in schiuma adesiva e una "base di adesione" che elimina la necessità della flangia di plastica rigida, presente nei sistemi a due pezzi tradizionali. Il meccanismo di fissaggio in schiuma offre una maggiore flessibilità rispetto al sistema a due pezzi tradizionale e ha un profilo più discreto sotto i vestiti.
Infine c’è da individuare la corretta barriera cutanea che può essere:
Piana: per gestire stomie sporgenti dal piano cutaneo.
Convessa: per gestire stomie piane o retratte rispetto alla superficie cutanea.
La barriera cutanea piana o convessa è presente sia nei sistemi monopezzo che in quelli a due pezzi