Ascolto attivo, fiducia, rispetto, empatia. E ancora: un’assistenza olistica e personalizzata, che promuove la conoscenza degli aspetti fisici, psicologici ed emotivi. È quanto garantisce l'Ambulatorio infermieristico per la cura e gestione del paziente con stomia dell'Ospedale Miulli di Acquaviva Delle Fonti (BA), la cui consulenza copre gran parte di Puglia, Basilicata e Calabria.
Infermieri stomaterapisti punto di riferimento per portatori di stomia
Vivere, con-vivere con una stomia (temporanea o permanente che sia) richiede un’assistenza infermieristica che abbracci in toto la situazione della persona, a partire dai momenti che precedono il confezionamento chirurgico dello stoma, per arrivare al periodo post-operatorio, passando per il supporto emotivo che l’aiuti a capire che è possibile avere una vita pressoché normale anche da stomizzati.
Le difficoltà della persona con stomia, infatti, non si limitano all’aspetto funzionale, ma intaccano anche il concetto di sé e sul territorio sono ancora troppo pochi gli ambulatori dedicati nei quali poter trovare supporto anche nel far fronte alle necessità burocratiche.
È fondamentale la scelta di un piano assistenziale individuale affinché alla dimissione il paziente non viva uno stato di abbandono
L’ambulatorio di stomaterapia dell’Ospedale Generale Regionale F. Miulli di Acquaviva Delle Fonti - nato nel 2016 e fortemente voluto dal direttore della U.O.C. di Urologia, Prof. Dott. Ludovico Giuseppe Mario – in poco tempo ha acquisito grande fiducia tanto da veder crescere il bacino d’utenza in maniera esponenziale: ad oggi, infatti, è il punto di riferimento per stomizzati (e famiglie) di gran parte della Puglia, Basilicata e Calabria.
Distacco muco-cutaneo, necrosi della stomia, lesioni peristomali, dislocazione e calcificazione nella ureterocutaneostomia, prolasso dello stoma ed ernia parastomale sono solo alcune delle problematiche che vivono le persone portatrici di stomia e per le quali nell’ambulatorio trovano risposte personalizzate e solerti.
Può accadere, inoltre, che si verifichino distacchi del dispositivo a causa della diversa conformità che nel tempo assume l’addome (se un paziente aumenta o diminuisce di peso il dispositivo va rivisto in base alle conformazioni addominali) e valutare accuratamente il motivo del distacco del dispositivo è responsabilità del professionista.
In questo caso il cambiamento del piano terapeutico (ovvero la sostituzione del dispositivo) è garantita per legge ed è l'infermiere stomaterapista che per primo si occupa della valutazione e dà avvio alla procedura di variazione, intercettando eventuali bias circa ritardi ed errori nella spedizione del materiale e supportando gli assistiti in caso vi siano ritardi nella consegna del dispositivo.
Tutto questo è possibile grazie alla sinergia tra infermiere stomaterapista, medico responsabile, équipe multidisciplinare, rete nazionale e associazioni di categoria, con un obiettivo comune: fornire un’assistenza olistica e personalizzata, pianificandola e focalizzandola al raggiungimento del self management.
Su tutto il territorio nazionale ci sono numerosi infermieri specialist di diverse inclinazioni assistenziali fortemente motivati, ma pochi ambulatori dedicati. Il riconoscimento formativo universitario è garantito, ma quello contrattuale non ancora; la strada è lunga, ma fiducioso nelle istituzioni credo fortemente che in futuro tutto questo verrà risolto per il benessere della persona.