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Stabilizzazione precari ER: L'accordo coi sindacati nel dettaglio

di Redazione

Pubblico Impiego

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Firmato il 28 dicembre 2017, il nuovo accordo tra Regione Emilia Romagna e i sindacati (Cgil, Cisl e Uil) apre le porte ad una nuova infornata di assunzioni in sanità. Si prevede la stabilizzazione diretta di almeno 850 lavoratori, 300 dei quali saranno infermieri.

Stabilizzazioni Emilia Romagna: I dettagli dell'accordo coi sindacati

L'accordo sottoscritto da Cgil, Cisl e Uil è un passo avanti ulteriore verso la riduzione del precariato nel servizio sanitario regionale.

Dalle prime rilevazioni saranno almeno 850 i professionisti coinvolti, ma non potranno che aumentare visto che non sarà possibile definire con esattezza la platea degli interessati fino alla ricognizione delle aziende.

Per il personale sanitario e tecnico professionale (tra questi rientrano anche gli Oss e gli autisti di ambulanza) infatti è possibile sommare periodi fatti anche in aziende del Ssn diverse da quelle presenti in Emilia Romagna.

L'accordo – come ci aiuta a comprendere Davide Battini, segretario Cisl Fp ER - vedrà il prevalente utilizzo del comma 1 dell'articolo 20 del dlgs 75/17 (decreto Madia), che prevede la stabilizzazione diretta.

I requisiti per la stabilizzazione diretta

I requisiti che il lavoratore deve possedere sono:

  • risulti in servizio successivamente alla data di entrata in vigore della legge n. 124/15 (basta anche un giorno dopo il 28 agosto 2015) con contratti a tempo determinato presso l’amministrazione che procede all’assunzione;
  • sia stato reclutato a tempo determinato, in relazione alle medesime attività svolte, con procedure concorsuali (sia a tempo indeterminato che determinato, sia con modalità ordinaria che con esami e/o titoli) anche espletate presso amministrazioni pubbliche diverse da quella che procede all’assunzione;
  • abbia maturato, al 31 dicembre 2017, alle dipendenze della stessa amministrazione che procede all’assunzione almeno tre anni di servizio, anche non continuativi, negli ultimi otto anni.

Aziende oggetto di riordino e aste

Nell'accordo, inoltre, per l’Azienda sanitaria della Romagna e per l’Azienda sanitaria di Reggio Emilia, essendo state oggetto di riordino, è previsto il riconoscimento dei periodi prestati nelle Aziende pre-fusione.

Un intervento specifico è stato previsto anche per i lavoratori che sono stati assunti tramite avviamento a selezione (le cosiddette aste).

Ora le Aziende – spiega Battini - dovranno concordare con i sindacati eventuali criteri di priorità aggiuntivi oltre quelli previsti dalla legge (presenza in servizio al 22 di giugno) e dall'accordo (priorità al personale con l'anzianità maggiore nel SSR) con i quali gestire le graduatorie che si formeranno.

Nel frattempo potranno procedere con la ricognizione del personale avente i requisiti tramite un bando a cui questo personale dovrà aderire e verificare l’eventuale presenza di personale in disponibilità a livello nazionale che continua ad avere priorità nella ricollocazione (adempimento a mio parere ad oggi più formale che sostanziale), per poi definire le professionalità da acquisire in attesa che sia costruito il piano del fabbisogno del personale.

La realizzazione dell’accordo

Per seguire la progressiva realizzazione dell’accordo, verrà costituito un osservatorio che si occuperà di monitorarne l’omogenea attuazione e di intervenire in tutte quelle situazioni che determinassero “difficoltà interpretative”.

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