Pubblico Impiego
La pronta disponibilità (PD) è un istituto contrattuale previsto dal contratto collettivo nazionale (Ccnl), caratterizzato dalla immediata reperibilità del dipendente e dall’obbligo per lo stesso di raggiungere la struttura nel minor tempo possibile, nei tempi previsti per il normale raggiungimento alla sede di lavoro.
Come funziona la pronta disponibilità per il dipendente pubblico in sanità
La pronta disponibilità è regolata dall’art. 44 del Ccnl integrativo del triennio 2019-2021. Tuttavia, l’istituto della PD è in gran parte gestito a livello di contrattazione decentrata aziendale, per cui ogni azienda ospedaliera ha diritto di sottoscrivere un regolamento locale tarato sulla propria tipologia organizzativa del lavoro, nel pieno rispetto delle norme generali definite dal contratto nazionale.
A questo proposito, all’inizio dell’anno le aziende sanitarie devono predisporre un piano annuale di dotazione organica per poter far fronte alle necessità ed urgenze dei vari servizi.
L’istituto della PD deve essere applicato solamente in caso di:
- Obbligo di garantire interventi assistenziali urgenti e non programmabili
- Necessità di assicurare la funzionalità organizzativa o tecnica delle strutture.
Personale coinvolto
Sono tenuti a svolgere il servizio di pronta disponibilità i dipendenti in servizio presso le unità operative in cui è di norma previsto il servizio in pronta disponibilità (es. emodinamica, radiologia, sale operatorie) ed in numero strettamente necessario a soddisfare le esigenze funzionali dell’unità operativa stessa. E’ escluso dal servizio di pronta disponibilità il personale con ruolo amministrativo.
Il servizio di pronta disponibilità è organizzato utilizzando di norma personale della stessa unità operativa/servizio, tenendo comunque conto delle caratteristiche del servizio da erogare e del territorio di riferimento.
Pronta disponibilità: Quando si applica
La programmazione della pronta disponibilità deve avvenire di norma mensilmente, in concomitanza con i turni di servizio.
I turni in pronta disponibilità devono essere limitati:
- Al turno notturno
- Nei giorni festivi
- Per un massimo di 7 turni al mese.
Inoltre, qualora il dipendente venga chiamato in pronta disponibilità in un giorno festivo, ha diritto ad un riposo settimanale compensativo, senza riduzione del debito orario settimanale, assegnato in maniera automatica e non su richiesta.
Quanto dura la pronta disponibilità
La pronta disponibilità ha una durata di dodici ore e due turni di pronta disponibilità della durata di 12 ore ciascuno sono prevedibili solo nei giorni festivi.
Tuttavia può essere prevista anche per un numero minore di ore, purché non inferiore a 4. In questo caso, l’indennità è corrisposta in maniera proporzionata alla durata, maggiorata del 10%.
Pronta disponibilità e obblighi del dipendente
Fino a qualche anno fa, il dipendente aveva l’obbligo di raggiungere il luogo di lavoro entro 30 minuti dalla chiamata. Oggi, il dipendente ha l’obbligo di raggiungere il luogo di lavoro nel minor tempo possibile, ma non vengono più indicati i tempi massimi in cui deve essere in ospedale.
Tuttavia, essendo un istituto contrattuale con carattere di urgenza, è obbligo del dipendente raggiungere il luogo di lavoro in tempi ragionevoli.
Il dipendente che non risponde alla chiamata di PD e non si presenta sul luogo di lavoro, può essere sottoposto a procedimento disciplinare aziendale per mancato rispetto del regolamento aziendale.
Come viene retribuita la pronta disponibilità
La pronta disponibilità dà diritto ad un’indennità oraria di euro 1,80 lorde, eventualmente elevabile in sede di contrattazione integrativa.
Riposo delle 11 ore e pronta disponibilità
Sul riposo giornaliero, il Ccnl recita: Il lavoratore ha diritto a undici ore di riposo consecutivo ogni 24 ore. Il riposo giornaliero deve essere fruito in modo consecutivo fatte salve le attività caratterizzate da periodi di lavoro frazionati durante la giornata o da regimi di reperibilità
.
In linea generale, il riposo del dipendente può essere interrotto dalla pronta disponibilità, ma tra un turno e l’altro devono comunque essere garantite 11 ore di riposo anche frazionate.
Esonero dai turni in pronta disponibilità
È esonerato dai turni notturni in PD il personale dipendente madre di un bambino di età inferiore ai 3 anni, in quanto il decreto legislativo 151/2001 recita: È vietato adibire le donne al lavoro, dalle ore 24 alle ore 6, dall’accertamento dello stato di gravidanza fino al compimento di un anno di età del bambino
.
Non sono obbligati a prestare lavoro notturno:
- La lavoratrice madre di un figlio di età inferiore a tre anni o in alternativa il padre convivente
- Il lavoratore che sia unico genitore affidatario di un figlio convivente di età inferiore a 12 anni.
Il Ccnl non indica alcun esonero dalla PD per i dipendenti che usufruiscono della legge 104. Tuttavia, essendo il regolamento della PD in parte gestito dalle singole pubbliche amministrazioni, sono numerose le aziende sanitarie che esonerano dalla pronta disponibilità il dipendente che usufruisce di permessi per 104.
Cape66
1 commenti
Pronta disponibilità
#5
Mi accorgo adesso che i tempi non sono stabiliti ma si attestano su un'ipotetica ragionevolezza. Ma domando chi stabilisce i tempi di percorrenza? Io ci metto 5 minuti in macchina, 10 in biciclette e 18/20 a piedi. Sono costretto ad avere l'automobile??