Pubblico Impiego
Assunzioni, stabilizzazioni e salario. Sono le richieste, formulate dalla Cisl Fp, alle quali ha risposto l’assessore regionale alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini, incontrando i lavoratori della sanità in presidio permanente da oggi davanti alla Regione. Ribadiamo il massimo impegno su tutti i fronti aperti
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Oltre 17.300 assunzioni a tempo indeterminato tra medici e infermieri
Quale modello sanitario pubblico romagnolo ha in mente la Regione? Necessitiamo di assunzioni di personale, risorse e garanzia del sistema salute pubblico. Sono questi i temi al centro della nostra mobilitazione
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Così pochi giorni fa il segretario generale della Cisl Fp Romagna, Mario Giovanni Cozza. Poco fa la risposta dell’assessore regionale alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini, che in mattinata ha incontrato i lavoratori della sanità del sindacato, in presidio davanti alla sede della Regione a Bologna.
Confermiamo ancora una volta la massima volontà di dialogo per raggiungere obiettivi comuni: come sempre questa Regione non si sottrae al confronto, che contraddistingue il nostro modo di fare politica e di lavorare, anche in sanità
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Assunzioni, stabilizzazione e salario: il sindacato non retrocede di un passo e cala il tris delle sue richieste. E sull’altro versante la volontà di venire incontro, come già fatto attraverso le rassicurazioni a Fp Cgil, sembra esserci. Non solo la nostra volontà di proseguire nei tavoli di confronto è totale – circoscrive l’assessore – ma ribadiamo il massimo impegno su tutti i fronti aperti, a partire dalle assunzioni
. Lo stesso rammenta che da inizio pandemia a oggi sono stati assunti a tempo indeterminato oltre 17.300 lavoratori, di cui quasi 2.400 medici e poco meno di 7.200 infermieri, con una percentuale di turnover per il personale a tempo indeterminato che ha toccato il 148%. Questa è la strada che continueremo a seguire, come dimostrano anche i dati di quest’anno: nel 2022 le assunzioni a tempo indeterminato sono già 2.300, con un turnover che raggiunge il 104%
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E ancora, continuando sui numeri complessivi delle assunzioni – a tempo indeterminato e determinato – Donini rammenta che da inizio pandemia ad oggi la sanità dell’Emilia-Romagna può fare leva su quasi 6mila persone in più, tra infermieri, oss, medici, amministrativi, dirigenti sanitari e altri operatori, con una percentuale del personale a tempo determinato del 5%, tra le più basse in Italia, considerando che il contratto collettivo nazionale prevede come tetto massimo il 20%. L’assessore hai poi confermato la volontà della Regione di stabilizzare tutti coloro che possono essere stabilizzati per mantenere il turnover al 100%, una possibilità che per il personale assunto Covid decorre peraltro dall’1 luglio 2022 e va fino al 31 dicembre 2023.
Infine, in merito al salario accessorio, l’assessore regionale alle Politiche per la Salute fa presente che le organizzazioni sindacali possono contare sul massimo supporto e impegno della Regione. Sul tema stiamo portando avanti una battaglia a livello nazionale affinché venga eliminato il tetto sulla spesa per il personale, passaggio indispensabile per poter implementare i fondi del salario accessorio. Continueremo dunque a batterci per un diritto in cui fortemente crediamo, ma che per essere garantito ha bisogno di una modifica alla legge nazionale
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