Pubblico Impiego
Il parere della magistratura contabile costituiva l’ultimo step della fase di controllo. A questo punto l’Aran e i sindacati potranno firmare definitivamente il contratto: l'appuntamento è per il 2 novembre alle ore 15.00. Sono cinque le nuove aree di inquadramento per il personale con i rispettivi ruoli previste dall’accordo, insieme alla rivisitazione del sistema degli incarichi, a un nuovo regime delle progressioni economiche orizzontali nonché ad una nuova disciplina del lavoro a distanza. E ancora, un nuovo quadro economico che con l’accordo raggiunto permetterà di riconoscere incrementi medi, calcolati sull’intero personale del comparto, di circa 175 euro medi mese.
Via libera della Corte dei Conti al nuovo Contratto Sanità
Semaforo verde della Corte dei conti al Ccnl comparto sanità 2019-2021. Con il placet della magistratura contabile arrivano a dama, di fatto, tutti i passaggi della fase di controllo (ad inizio ottobre il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha trasmesso il parere definitivo sull’ipotesi di accordo del Ccnl Sanità 2019-2021 al Dipartimento della funzione pubblica. Seguito, a strettissimo giro, dall’approvazione in Consiglio dei ministri).
A seguito dell’avvenuta certificazione della Corte, adesso, l’Aran e le organizzazioni sindacali potranno firmare definitivamente il contratto (le cui novità interessano circa 550mila lavoratori, di cui 270mila infermieri).
Il presidente dell’Aran, Antonio Naddeo, ha convocato tutte le organizzazioni sindacali per la firma definitiva del contratto, il giorno 2 novembre 2022, ore 15, presso la sede nazionale dell’Agenzia. Con il via libera definitivo della Corte terminano tutti i passaggi della fase di controllo per il Ccnl che riguarda circa 550mila operatori appartenenti al personale non medico e non dirigente, dipendente del Ssn, degli Izf, degli Irccs, delle Rsa, delle ex Ipab e di altri enti sanitari
, scrive l’Aran in una nota.
Le principali novità del Ccnl comparto sanità 2019-2021
Dalle pagine del suo blog, il presidente dell’Aran, Antonio Naddeo, precisa che per prima cosa si è operata una revisione del sistema di classificazione del personale, prevedendo cinque aree di inquadramento (compresa la nuova area di elevata qualificazione).
Le aree sono quelle relative a: personale di supporto; operatori; assistenti; professionisti della salute e funzionari; personale di elevata qualificazione (che allo stato attuale rimane vuota). A ciascuna area fanno capo tre ruoli: sanitario (distinto rispetto agli altri ruoli nei quali confluisce il resto del personale); socio-sanitario; amministrativo, tecnico e professionale, della ricerca sanitaria e supporto alla ricerca.
A completamento del sistema di classificazione, è prevista una rivisitazione del sistema degli incarichi, incrementandone la rilevanza. All’interno di ciascun ruolo possono essere attribuiti gli incarichi di:
- posizione (per il solo personale inquadrato in area elevata qualificazione)
- funzione organizzativa (soltanto per il personale inquadrato nelle aree dei professionisti della salute e funzionari)
- funzione professionale (per il personale delle aree dei professionisti della salute e dei funzionari, degli assistenti nonché degli operatori)
Gli incarichi – che saranno di tre tipologie: base, media ed elevata complessità (le indennità relative a quelli di media ed elevata complessità sono state integrate con importanti aumenti economici) – dureranno 5 anni. I medesimi incarichi si fondano sui principi di maggiore responsabilità e di impegno realmente profuso, sulla valorizzazione del merito e della prestazione professionale volti a promuovere lo sviluppo professionale, attraverso il riconoscimento dell’autonomia operativa.
Regime delle progressioni economiche orizzontali
Al pari degli altri contratti già firmati, l’accordo prevede un nuovo regime delle progressioni economiche orizzontali, presentando differenziali economici di professionalità
da intendersi come incrementi stabili del trattamento economico finalizzati a remunerare il maggior grado di competenza professionale progressivamente acquisito dai dipendenti, nello svolgimento delle attribuzioni proprie dell’area di classificazione.
Capitolo a parte riguarda le relazioni sindacali, che hanno visto una significativa revisione nella prospettiva di un ampliamento del rilievo dei moduli partecipativi dell’informazione e del confronto e con la valorizzazione dell’Organismo paritetico per l’innovazione.
Disciplina del lavoro a distanza (agile oppure da remoto)
Il contratto ha poi operato anche modifiche sostanziali ad alcuni istituti del rapporto di lavoro ricercando un equilibrato rapporto tra l’estensione dei diritti dei lavoratori e la salvaguardia delle esigenze organizzative e funzionali delle aziende e degli enti.
Particolare importanza anche la nuova disciplina del lavoro a distanza (smartworking) nelle due tipologie: il lavoro agile, previsto dalla legge n. 81 del 22 maggio 2017 (“Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato”), senza vincolo di luogo e di orario; il lavoro da remoto, con vincolo di luogo e di orario.
Piano del trattamento economico
Per quanto concerne il piano del trattamento economico, l’accordo riconosce – a decorrere dall’1 gennaio 2021 – un incremento medio a regime degli stipendi tabellari di 91 euro medi per 13 mesi ed una rivalutazione dei Fondi destinati alla contrattazione integrativa di 12 euro mese per 13 mensilità.
Per il nuovo sistema di classificazione professionale è stato inoltre previsto un ulteriore impegno finanziario delle aziende e degli enti del comparto di 13 euro mese per 13 mensilità.
Indennità di specificità infermieristica
Al fine di valorizzare il ruolo di alcuni specifici profili del ruolo sanitario e socio-sanitario, l’ipotesi di contratto, in applicazione di alcune disposizioni previste nelle ultime due leggi di bilancio, istituisce l’indennità di specificità infermieristica per i profili di infermiere, l’indennità di tutela del malato e promozione della salute per altri profili del ruolo sanitario e socio-sanitario ed una specifica indennità destinata al personale operante nei servizi di pronto soccorso. Considerando anche le nuove indennità, l’accordo raggiunto permetterà di riconoscere incrementi medi, calcolati su tutto il personale del comparto, di circa 175 euro medi mese, corrispondenti ad una percentuale di rivalutazione pari al 7,22%.
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