A causa della carenza di infermieri c'è un rischio di collasso per il sistema sanitario valdostano. A lanciare l'allarme è la Cgil secondo cui la soluzione dei problemi che affliggono il personale sanitario in Valle d'Aosta, e in particolare il personale infermieristico, deve diventare una priorità per l'amministrazione pubblica valdostana.
Cgil: Regione offra significativi incentivi economici agli aspiranti
La Valle d'Aosta ha una media di 4,7 infermieri ogni 1.000 abitanti in sanità pubblica - si legge in una nota - mentre la media nazionale è di 6,2 infermieri ogni 1.000 abitanti, che è da considerare già molto bassa rispetto alla media Europea che è di 9,9 infermieri ogni 1.000. Di questo passo presto non sarà possibile garantire alla popolazione valdostana i livelli essenziali di assistenza che già ora sono deficitari.
Lo dimostrano i posti letto ospedalieri ad oggi chiusi, la scarsa capillarità dei servizi territoriali, principalmente per mancanza di personale infermieristico. È impensabile, ad oggi, anche solo immaginare come implementare i vari servizi sul territorio previsti dal Piano Regionale per la salute e il benessere sociale 2022- 2025 con la scarsità di professionisti attuali.
La proposta della Cgil è che la Regione offra agli aspiranti infermierisignificativi incentivi economici come l'esenzione dalle tasse universitarie, la creazione di borse di studio con erogazioni mensili, la predisposizione di studentati gratuiti e qualsiasi altra misura facilitante ed incentivante per rendere la formazione in Valle d'Aosta più attrattiva.
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