Pubblico Impiego
Un piano Marshall per assunzioni, recupero liste d'attesa e potenziamento della sanità territoriale. È quanto chiede al Presidente del Consiglio Mario Draghi il sindacato Fials, d'accordo con il premier sull'importanza di puntare sul territorio, ma - sottolinea Giuseppe Carbone, segretario generale nazionale Fials - occorrerà stanziare ben più dei 19,72 mld previsti da Recovery Plan e React Ue
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Carbone, Fials: nuove assunzioni per far rifiatare medici e infermieri
Un cambio di passo affinché predisponga al più presto un piano Marshall per risollevare il SSN messo a dura prova dalla pandemia
. È l'appello di Giuseppe Carbone, segretario generale nazionale della Fials, dopo le comunicazioni programmatiche del premier Mario Draghi al Senato.
Noi della Fials confidiamo nella fattività dei suoi propositi e ci aspettiamo che alle parole di stima seguano piani concreti - continua Carbone - Per prima cosa il capitale umano. Se, come ha detto, 'la pandemia ha messo a dura prova il SSN sottraendo personale e risorse alla prevenzione e alla cura di altre patologie, con conseguenze pesanti sulla salute di tanti italiani', il nuovo esecutivo provveda immediatamente a dare avvio a nuove assunzioni per far rifiatare medici e infermieri ormai stanchi, e iniettare linfa vitale alle Aziende sanitarie in affanno.
Siamo sicuri che il nuovo Governo - ribadisce Carbone - farà le riforme ma affronterà anche l'emergenza. Allora il presidente del Consiglio in pectore converrà che i bandi per il reclutamento di personale sanitario pubblicati sinora siano largamente insufficienti a fronteggiare la massiva campagna vaccinale, nonché il recupero di tutte le attività che sono state lasciate indietro a causa della pandemia
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Comprendiamo il lapsus sul numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva per Covid, ma riteniamo di fondamentale importanza - sottolinea il segretario generale Fials - che un homo economicus come Draghi sia conscio dei limiti del nostro SSN, come anche degli sforzi abnormi compiuti per arginarne le drammatiche conseguenze in termini di vite umane
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La Fials si dichiara d'accordo con il presidente, quando afferma che il primo pensiero 'riguarda la nostra responsabilità nazionale' e che 'il principale dovere a cui siamo chiamati tutti è di combattere la pandemia'. Ancor di più, quando auspica l'apertura di 'un confronto a tutto campo sulla riforma della nostra sanità'. La luce alla fine del tunnel, e su questo convergiamo, è rappresentata della sanità territoriale da realizzare attraverso 'una forte rete di servizi di base'. Ma per creare case e ospedali di comunità, consultori, centri di salute mentale, centri di prossimità contro la povertà sanitaria - conclude Carbone - occorrerà stanziare ben più dei 19,72 mld previsti da Recovery Plan e React Ue. Altrimenti sull'assistenza domiciliare integrata e sull'affidamento delle acuzie agli ospedali, rischiamo di scrivere un libro dei sogni e di perdere il treno per il futuro
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