Pubblico Impiego
Solo fumo negli occhi
così nei giorni scorsi, il sindacato degli infermieri Nursing up, scriveva in una nota riguardo le indennità infermieristiche e agli aumenti di stipendio annunciati dall’ARAN previsti dalla bozza di rinnovo del contratto di lavoro per il comparto sanità, ad oggi ancora in discussione. Non è mancata la replica del Presidente dell’ARAN - Naddeo - è il contratto a definire l'importo dell'indennità infermieristica non la legge, il fumo negli occhi ce l’ha chi non legge bene
. L’indennità infermieristica l’abbiamo conquistata sul campo
la controreplica di De Palma, Presidente Nursing up.
Lo scontro sul contratto tra Nursing up e Aran
Il contratto di lavoro del comparto sanità, su cui Aran e Sindacati si stanno confrontando da mesi, sta entrando nel vivo della discussione in merito alla parte economica. Aran nelle scorse settimane ha annunciato che complessivamente ci sarà un aumento di circa 200 euro. Secondo Naddeo si sta scrivendo un buon contratto, lo aveva dichiarato nel corso dell'intervista realizzata dal direttore di Nurse24.it
All’orizzonte, scrive Nursing up, non si intravede questa eccezionale valorizzazione della quale sentiamo parlare. Nel suo conteggio l’Aran parla di aumenti fino a 200 euro. Peccato che, per poter asserire questo, si trova costretta a tirare in ballo, per l’ennesima volta, l’indennità infermieristica.
La verità - prosegue Nursing up - è che quei famosi 72.97 euro al mese (relativi all'indennità infermieristica), che permettono all'ARAN di parlare di punte di aumenti che raggiungono i 200 euro non sono stati creati e voluti dal rinnovo del contratto, ma spettano agli infermieri per legge.
Questi importi fanno parte dei 335 milioni di euro ottenuti con la legge di bilancio 2021, articolo 1, comma 409 della legge 178/2020 (e comma 414 per le altre professioni sanitarie).
Li abbiamo ottenuti grazie alle nostre battaglie sul campo, e non provengono in alcun modo delle risorse contrattuali facenti parte dell'originario monte salari. Per tanto, annoverarli come una conquista del nuovo contratto non corrisponde a come stanno le cose. Il nuovo contratto doveva solo limitarsi a distribuire le risorse per farle arrivare ad ogni infermiere avente diritto. Questa è la verità. Troppo facile arrogarsi il merito di parlare di valorizzazione contrattuale usando risorse esterne, aggiuntive e vincolate agli infermieri in via esclusiva, peraltro decise e costituite in disponibilità da una legge di 2 anni fa, completamente estranea al contratto.
La replica del Presidente ARAN
"Uno dei sindacati degli infermieri, Nursing Up, afferma che l’Aran, gettando fumo negli occhi, conteggia, sbagliando, negli incrementi contrattuali l’indennità infermieristica, le cui risorse sono state stanziate nella legge di bilancio del 2021. Allora come mai questa indennità non viene ancora pagata? Non dice, Nursing Up, che la legge ha assegnato queste risorse al contratto e che l’Aran, giustamente, le deve conteggiare negli aumenti contrattuali. Solo il contratto ne stabilisce l’importo, come tutti gli altri importi del contratto e, quindi, l’incremento complessivo del Ccnl per gli infermieri è pari a circa 200 euro. Forse il fumo negli occhi ce l’ha qualcuno che non legge bene quello che è scritto nelle leggi"
Non ha tardato la controreplica di De Palma
L’indennità infermieristica l’abbiamo conquistata sul campo, e anche se la legge consente che essa venga semplicemente erogata, o meglio finalizzata dal contratto, la legge stessa , ma anche le direttive del comitato di settore, che ben conosciamo, caro Naddeo, prevedono che il contratto sia chiamato esclusivamente a finalizzarla. Non può conteggiarla come soldi del nuovo contratto e non avrebbe potuto negarla agli infermieri nemmeno se avesse voluto. I conti dell’aumento dei 200 euro a noi non tornano affatto.
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