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Manovra, ancora braccio di ferro tra governo e sindacati

di Redazione

Pubblico Impiego

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Pensioni di vecchiaia senza penalizzazioni per tutti, non solo per il comparto sanità. E per medici, infermieri e il comparto sanitario un ulteriore meccanismo di tutela in modo da ridurre la penalizzazione all’approssimarsi all’età della pensione di vecchiaia che però si sta ancora valutando. È quanto emerge al termine del vertice governo-sindacati sulla manovra. Meloni: Faremo del nostro meglio per risolvere e correggere. Landini (Cgil): Manovra resta sbagliata, governo non cambia nulla. Bombardieri (Uil): Esecutivo conferma manovra, insensibile a piazze. Sbarra (Cisl): Si sono impegnati su modifiche per le pensioni.

Taglio pensioni sanitari, Meloni: al lavoro per correggere

Manovra: Giorgia Meloni ha incontrato i sindacati a Palazzo Chigi per il "nodo" pensioni

Salvaguardia dell'assegno per chi va in pensione raggiunti i requisiti di vecchiaia, taglio ma "graduale" per chi sceglie l'anticipo e il mantenimento dei diritti acquisiti al 31 dicembre 2023: sarebbero queste le ipotesi avanzate dal governo al tavolo con i sindacati a Palazzo Chigi per rivedere la stretta sulle pensioni di medici, sanitari e altre categorie della Pa previste in manovra.

Dall'esecutivo è stato spiegato che si sta ancora lavorando per rivedere l'articolo 33 che taglia le aliquote di rendimento delle pensioni di alcune categorie, sottolineando che vanno rispettati i vincoli di bilancio. Articolo che, per Cgil e Uil, andrebbe invece stralciato e per questo conferma tutte le ragioni dello sciopero perché al di là dell'ascolto, al momento il governo non ha cambiato nulla della manovra.

Sarebbe bello rendere strutturale il taglio del cuneo ma diventa difficile in questo preciso contesto quando non sappiamo ancora quali saranno le regole con le quali operiamo nei prossimi anni, ha detto la premier, in conclusione dell'incontro con i sindacati sulla manovra.

Credo si possa riconoscere che il governo ce la sta mettendo tutta per arrivare a un nuovo Patto di stabilità e di crescita che sia sostenibile e orientato più alla crescita che non alla stabilità - ha aggiunto - faremo del nostro meglio per risolvere e correggere.

Per il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, quello del 28 novembre è stato un incontro molto importante sia nel metodo che nel merito e un segno di rispetto dopo le mobilitazioni. Noi abbiamo chiesto di ritirare l'articolo 33, il governo ci ha assicurato che interverranno dei cambiamenti e miglioramenti della norma: aliquote e rendimenti dei futuri trattamenti pensionistici di medici, infermieri, personale di enti locali, maestre d'asilo dovrebbero restare quelli attuali per la pensione di vecchiaia. E sta ragionando in queste ore per introdurre miglioramenti anche per la pensione anticipata.

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