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Contratto sanità, Fnopi e Fials auspicano chiusura immediata

di Redazione Roma

Pubblico Impiego

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Subito il contratto e, all’interno della manovra di bilancio 2022, dare spazio alla progressione di carriera, alle specializzazioni e alle funzioni di direzione. È l’auspicio formulato dalla Fnopi e dalla Fials – in sinergia con i sindacati che siederanno al tavolo delle trattative – a seguito dell’incontro avvenuto tra Comitato centrale e responsabili nazionali.

Fnopi e Fials su CCNL: dare risposte consone a professionalità infermieri

Il Comitato centrale della Fnopi ha incontrato i responsabili nazionali della Fials – come espresso pubblicamente attraverso una nota – proseguendo tanto nei contatti quanto nelle sinergie con i sindacati che siederanno al tavolo delle trattative per i rinnovi contrattuali.

L’impegno della Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche, dunque, è di promuovere, nel rispetto delle rispettive prerogative, una sinergia funzionale allo sviluppo e riconoscimento della professione infermieristica all’interno dei contratti pubblici e privati e all’interno dell’organizzazione del lavoro. Nel corso dell’incontro, la Federazione presieduta da Barbara Mngiacavalli e la Federazione italiana autonomie locali e sanità hanno condiviso sulla necessità di una sinergia grazie al confronto e al fatto che gli infermieri meritano nel ridisegno della professione e nelle politiche contrattuali un riconoscimento maggiore di quello attuale.

Tutto ciò si inserisce nell’ottica di una collaborazione nonché per la crescita della professione anche dal punto di vista dell’organizzazione del lavoro, del trattamento economico e della carriera. La Fnopi punta alla Legge di Bilancio 2022 – prosegue la nota –, mirando a prevedere misure in grado di aprire le porte alla progressione di carriera, alle specializzazioni e all’accesso alle funzioni di direzione.

A tali argomenti si aggiunge anche l’urgenza del superamento dei limiti di legge alla costituzione dei fondi contrattuali per fornire risposte consone alla professionalità infermieristica. E ancora, durante l’incontro le parti non hanno mancato di dedicare attenzione nei confronti degli standard per l’organizzazione del personale adeguati anche a superare la questione della carenza infermieristica e del ruolo centrale nel Piano nazionale di ripresa e resilienza.

In questo senso – e qui la nota conclude – va anche il Dl n. 80 del 9 giugno 2021 (“Misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionale all’attuazione del Pnrr e per l’efficienza della giustizia”), nel quale gli infermieri riaffermano un ruolo di primissimo piano per quanto attiene al nuovo modello di assistenza sanitaria.

Intanto, nella giornata di domani, 7 settembre, l’Aran ha convocato le organizzazioni e confederazioni sindacali rappresentative per la prosecuzione della trattativa di contrattazione per il rinnovo del Ccnl del comparto sanità per il triennio 2019-2021. Un momento, come è facile comprendere, particolarmente atteso da tutti gli attori coinvolti.

In questo senso, il presidente del sindacato degli infermieri Nursing Up, Antonio De Palma, ha ammesso: Le premesse per fornire agli infermieri l’alveo autonomo di contrattazione ci sono. D’altronde è lo stesso ministro per la Pa, Renato Brunetta, nella propria direttiva, che ha previsto la costituzione di un’area delle elevate professionalità, dove collocare ruoli e le posizioni non dirigenziali. Ebbene, per il Nursing Up gli infermieri rientrano a pieno titolo in tale alveo.

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