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Pubblico Impiego

Contratto Sanità 2022-2024: restano nodi economici e giuridici

di Redazione

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È ripreso nella mattinata del 17 dicembre il negoziato all’Aran per il rinnovo contrattuale del comparto sanità 2022-2024. Lieve apertura dei sindacati, che evidenziando alcuni aspetti positivi ma anche criticità che necessitano di interventi per garantire equità e valorizzazione dei lavoratori.

Trattativa Aran, Nursing Up: segnali positivi su pronte disponibilità

Il tavolo della trattativa Aran-sindacati per il rinnovo del Ccnl personale del comparto Sanità (triennio 2022/2024) del 17 dicembre 2024

Dal decimo incontro di trattative arrivano segnali positivi sulle pronte disponibilità - scrive Nursing Up in una nota -: ridotto il limite massimo da 10 a 7 turni mensili, ma restano criticità sulle deroghe estive, da eliminare per evitare abusi.

Sui requisiti per gli incarichi professionali, continua la nota, confermato il limite di 15 anni di servizio, respingendo la proposta di riduzione a 10 anni, che avrebbe penalizzato gli infermieri.

La speranza è che il provvedimento venga confermato, visto il parere negativo di molti sindacati generalisti.

Resta grave, invece, secondo il Nursing Up, la situazione dei Pronto soccorso: Nursing Up chiede indennità adeguate per gli infermieri, proporzionate ai rischi e alle responsabilità, evitando equiparazioni inappropriate con personale amministrativo.

Sul capitolo aggressioni, il sindacato esige obblighi chiari per le aziende: costituzione come parte civile, supporto psicologico alle vittime e copertura assicurativa specifica.

Sullo sblocco del vincolo di esclusività per i professionisti dell’area non medica, occorre regolamentare con coraggio le attività intra ed extra moenia.

Restano aperte altre questioni cruciali, tra cui l’aumento delle indennità irrisorie (ad esempio la PD, pari a soli 1,26 euro netti all’ora), la revisione delle risorse contrattuali per valorizzare i professionisti sanitari e la sicurezza sul lavoro.

Fials chiede più tutele, indennità e flessibilità per i lavoratori

Dopo la decima giornata di trattative per il rinnovo del CCNL comparto sanità 2022-2024, il sindacato Fials ha espresso soddisfazione per alcuni progressi, ma anche sottolineato la necessità di ulteriori interventi per migliorare il contratto.

Aspetti positivi

Fials accoglie con favore l'introduzione di una norma ispirata all'art. 3-quater del D.L. 127/2021, che regolamenta, seppur temporaneamente, l'esclusività del rapporto di lavoro per i professionisti della sanità.

Questa misura, promossa dal sindacato, rappresenta un passo avanti importante verso un maggiore equilibrio tra le diverse professioni sanitarie, garantendo pari dignità e la possibilità per i professionisti di incrementare il proprio reddito grazie a prestazioni aggiuntive.

Un altro punto positivo per Fials è l'impegno delle aziende nel coprire i costi legali in caso di aggressioni subite dai dipendenti durante il servizio e la previsione di supporto psicologico per il personale coinvolto.

Criticità e proposte

Nonostante i passi avanti, ci sono aspetti della bozza contrattuale che richiedono miglioramenti:

Incarichi professionali

Fials chiede di riportare a 10 anni l'esperienza necessaria per accedere a incarichi nell'area degli assistenti e operatori, in linea con le bozze precedenti.

Indennità economica

Il sindacato propone di aumentare l'indennità professionale di base a 1.300 euro, ritenendola una misura fondamentale per valorizzare il lavoro dei professionisti della salute.

Orario di lavoro

Viene suggerita la sperimentazione di una settimana lavorativa di 4 giorni su base volontaria, per favorire un migliore equilibrio tra vita privata e lavoro.

Mensa e buoni pasto

Fials ritiene che l'attuale formulazione lasci troppo spazio a discrezionalità aziendale, rendendo difficile un'applicazione uniforme sul territorio. Si richiede che il diritto alla mensa sia garantito almeno attraverso buoni pasto, con dettagli definiti in accordo con le organizzazioni sindacali.

Prestazioni aggiuntive

Viene proposta una tariffa minima di 60 euro all'ora per queste prestazioni e maggiore chiarezza per le aziende che non le hanno attivate nel periodo 2015-2019.

Indennità di Pronto soccorso

Si ribadisce la necessità di mantenere le indennità esistenti, respingendo modifiche che penalizzerebbero i lavoratori in termini economici e operativi.

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Commenti (3)

andreaprossi

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3 commenti

UN'OCCASIONE PERSA

#3

PECCATO.
AVREBBE POTUTO ESSERE DAVVERO UNA CONCRETA OCCASIONE PER REALIZZARE QUANTO PROMESSO. RICORDO INFATTI CHE IN TEMPI DI COVID-19 NOI INFERMIERI ERAVAMO CONSIDERATI DEGLI EROI DA VALORIZZARE.
PURTROPPO-COME SPESSO ACCADE- FINITA L'EMERGENZA CI SI SCORDA (VOLUTAMENTE ? ...) DI QUANTO È SUCCESSO. E SI RITORNA AI SOLITI AUMENTI DI CONTRATTO MISERI.
LO DICO ALLA POLITICA, LO DICO A TUTTI I SOGGETTI COINVOLTI NEL RINNOVI CONTRATTUALI: CAMBIATE REGISTRO, PERCHÉ LA CORDA SI STA SPEZZANDO. GLI INFERMIERI STANNO ABBANDONANDO IL SERVIZIO PUBBLICO E LE ISCRIZIONI ALLE UNIVERSITÀ SONO CALATE.
STATE SCHERZANDO CON IL FUOCO.
ATTENZIONE!

Jessica-R

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1 commenti

La montagna sta partorendo un topolino

#2

Mesi e mesi di trattative e siamo qui ancora a discutere degli incarichi professionali, dell'indennità economica di base, dei buoni pasto ??!
A quest'ora avremmo dovuto avere già il Contratto firmato oppure avremmo dovuto discutere di dettagli, ma non di temi ANCORA APERTI.
Sindacati?! Siete dei buoni a nulla. E la mia tessera col cavolo che ve la rinnovo la prossima volta !

paolobi

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3 commenti

Che cosa è migliorato?

#1

Mi pare che ci siano ancora troppi punti aperti per dire che ci siamo.
Le criticità aperte restano più tante rispetto ai pochi passi avanti fatti finora, e soprattutto riguardano argomenti che non sono proprio di poco conto ... anzi!
Nonostante le trattative si protraggano stancamente da quasi un anno per un Contratto che tra pochissimi giorni scadrà, credo che se siamo giunti a fine 2024 con ancora quelle criticità rimaste irrisolte, significa che i sindacati non hanno saputo farsi valere ai tavoli delle trattative.
C'è poco da girarci attorno con le parole.
È credo che sia alquanto improbabile (per non dire impossibile) che al prossimo tavolo di metà gennaio (non dico tutte ma) buona parte delle criticità vengano risolte perché ormai siamo agli sgoccioli e se non si è riusciti ad ottenere ciò che rimane ancora aperto credo che ormai sia troppo tardi per farlo.
Con buona pace delle organizzazioni sindacali che proclamano battaglia fino all'ultimo tavolo (quando ormai sanno benissimo che la 'guerra' ormai sta volgendo al termine) e degli scioperi fatti che hanno sottratto giornate di stipendio con il risultato di una manciata di scarsi diritti acquisiti.
In definitiva: che cosa è migliorato?