Pubblico Impiego
Dalle cinque nuove aree di inquadramento per il personale (a ciascuna delle quali fanno capo tre ruoli) alla rivisitazione del sistema degli incarichi. Dal nuovo regime delle progressioni economiche orizzontali alla nuova disciplina del lavoro a distanza (smartworking) nelle due differenti tipologie: il lavoro agile, privo di vincolo di luogo e di orario e il lavoro da remoto, con vincolo di luogo e di orario. E ancora, il nuovo quadro economico che, mediante l’accordo raggiunto, permetterà di riconoscere incrementi medi, calcolati sull’intero personale del settore, di circa 175 euro al mese. Dalle pagine del suo blog il presidente dell’Aran, Antonio Naddeo, presenta le novità del nuovo accordo.
Cosa cambia con il nuovo Ccnl Sanità 2019/2021
L’ipotesi di accordo del Ccnl Sanità (triennio 2019/2021) è in dirittura di arrivo per la firma conclusiva, dopo aver ottenuto il parere definitivo del Mef. Ma quali sono le novità principali del contratto? Il presidente dell’Aran, Antonio Naddeo, le elenca una ad una sulle pagine del suo blog. Entrando nello specifico di ciascuna.
Sistema di classificazione del personale
Prima di tutto, si è operata una revisione del sistema di classificazione del personale prevedendo cinque aree di inquadramento compresa la nuova area di elevata qualificazione.
Le aree sono quelle che riguardano: personale di supporto; operatori; assistenti; professionisti della salute e funzionari; personale di elevata qualificazione (che al momento rimane vuota).
A ogni singola area fanno capo tre ruoli: sanitario (distinto rispetto agli altri ruoli nei quali confluisce il resto del personale); socio-sanitario; amministrativo, tecnico e professionale, della ricerca sanitaria e supporto alla ricerca.
A completamento del sistema di classificazione, è prevista una rivisitazione del sistema degli incarichi, aumentandone la rilevanza. In ogni ruolo possono essere attribuiti gli incarichi: di posizione (per il solo personale inquadrato in area elevata qualificazione); di funzione organizzativa (per il solo personale inquadrato nelle aree dei professionisti della salute e funzionari); di funzione professionale (per il personale delle aree dei professionisti della salute e dei funzionari, degli assistenti e degli operatori).
Gli incarichi – che dureranno cinque anni e saranno di tre tipologie: base, media ed elevata complessità (le indennità relative a quelli di media ed elevata complessità sono state integrate con rilevanti incrementi economici) – si fondano sui principi di maggiore responsabilità e di impegno realmente profuso, in rimando alla valorizzazione del merito e della prestazione professionale finalizzati a promuovere lo sviluppo professionale, mediante il riconoscimento dell’autonomia operativa.
Nuovo regime di progressione economica orizzontale
Nel caso specifico sono previsti differenziali economici di professionalità
da intendersi come incrementi stabili del trattamento economico volti a remunerare il maggior grado di competenza professionale progressivamente acquisito dai dipendenti, nello svolgimento delle attribuzioni proprie dell’area di classificazione.
Da parte loro, le relazioni sindacali hanno visto una significativa revisione nella prospettiva di un ampliamento del rilievo dei moduli partecipativi dell’informazione e del confronto e con la valorizzazione dell’Organismo paritetico per l’innovazione.
Nuova disciplina del lavoro a distanza
Il contratto ha poi operato anche modifiche sostanziali ad alcuni istituti del rapporto di lavoro ricercando un equilibrato rapporto tra l’estensione dei diritti dei lavoratori e la salvaguardia delle esigenze organizzative e funzionali delle aziende e degli enti.
Rilevante anche la nuova disciplina del lavoro a distanza (smart working) nelle due tipologie: il lavoro agile, previsto dalla legge n. 81 del 22 maggio 2017, (“Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato”) senza vincolo di luogo e di orario; il lavoro da remoto, con vincolo di luogo e di orario.
Trattamento economico mensile: cosa cambia
Sul piano del trattamento economico, l’accordo riconosce – a decorrere dal 1 gennaio 2021 – un aumento medio a regime degli stipendi tabellari di 91 euro medi per 13 mesi ed una rivalutazione dei fondi destinati alla contrattazione integrativa di 12 euro mese per 13 mensilità.
Per il nuovo sistema di classificazione professionale è stato inoltre previsto un ulteriore impegno finanziario delle aziende e degli enti del comparto di 13 euro mese per 13 mensilità.
Con l’obiettivo di valorizzare il ruolo di alcuni specifici profili del ruolo sanitario e socio-sanitario, l’ipotesi di contratto, in applicazione di alcune disposizioni previste nelle ultime due leggi di bilancio, istituisce l’indennità di specificità infermieristica per i profili di infermiere, l’indennità di tutela del malato e promozione della salute per altri profili del ruolo sanitario e socio-sanitario ed una specifica indennità destinata al personale operante nei servizi di pronto soccorso.
Considerando anche le nuove indennità, l’accordo raggiunto consentirà di riconoscere incrementi medi, calcolati sull’intero personale del comparto, di circa 175 euro medi mese, che corrispondono ad una percentuale di rivalutazione del 7,22%.
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