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Bologna, è scontro al Sant'Orsola tra sindacati e Azienda

di Redazione

Pubblico Impiego

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Strappo al Policlinico Sant'Orsola di Bologna tra i sindacati e con l'azienda sanitaria. Fp-Cgil e Uil-Fpl hanno deciso infatti di interrompere le relazioni sindacali, dopo che il Policlinico ha firmato un accordo separato con Cisl-Fp, Fials e Nursind. Intesa che per Cgil e Uil è oltremodo penalizzante per i lavoratori dell'ospedale e che va contro la proposta unitaria presentata da tutte e tre le sigle dei confederali lo scorso 21 novembre. Una pagina nera della contrattazione al Sant'Orsola, lo giudicano Cgil e Uil, che hanno intenzione di proporre un referendum tra i lavoratori per il ritiro dell'accordo.

Intesa separata tra Policlinico-Cisl-Fials-Nursind; ira Cgil-Uil

Policlinico Sant'Orsola di Bologna

Lo stop arriva dopo cinque anni di contrattazione - spiegano Fp-Cgil e Uil-Fpl di Bologna - che ci ha visto sempre protagonisti soprattutto per i passaggi di fascia fatti in questi anni che hanno premiato migliaia di aventi diritto al Sant'Orsola, unici in Italia ad aver fatto simili accordi.

Nei precedenti incontri, raccontano ancora i due sindacati, il Policlinico "aveva accolto solo in piccola parte di poter discutere delle richieste fatte sui tavoli precedenti in modo unitario da Cgil-Cisl-Uil.

È successo però che, una volta presentata la proposta unitaria da parte delle sigle dei confederali, dopo neanche una settimana e senza nessun confronto Cisl sigla un accordo di minoranza, insieme a Fials e Nursind, che va a premiare micro progetti con quote annue da 25 euro per quelle lavoratrici e quei lavoratori che per motivi personali non hanno potuto lavorare l'intero anno.

Inoltre, continuano Cgil e Uil, viene lasciato il lavoro straordinario a 900.000 euro, incoraggiando quindi il ricorso sistematico allo stesso senza nessun strumento di controllo.

I sindacati avevano proposto invece l'obbligo di servizio giustificato da esigenze prioritarie. Il Sant'Orsola inoltre si impegna, senza nessuna rassicurazione, a una fantomatica cifra per il Welfare aziendale, non specificando con quali quote dei fondi contrattuali.

Fp-Cgil e Uil-Fpl hanno già indetto una prima assemblea per il prossimo 11 dicembre, per spiegare le motivazioni della nostra mancata firma e sentire il parere degli operatori del Policlinico.

Nel corso delle assemblee, inoltre, chiederemo il mandato per indire un referendum, da sottoporre ai lavoratori e alle lavoratrici, per il ritiro dell'accordo. Secondo Cgil e Uil, dunque, il Policlinico insieme a Cisl, Fials e Nursind si prendono la responsabilità di avere firmato un accordo di minoranza che non dà risposte adeguate ai lavoratori e alle lavoratrici di tutte le categorie del Sant'Orsola, che pur avendo svolto le attività saranno oltremodo penalizzati.

E aggiungono: Non svenderemo mai salario e diritti alle esigenze che non siano quelle di lavoratrici e lavoratori. Lotteremo con ogni mezzo a disposizione per far valere le giuste rivendicazioni.

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