Pubblico Impiego
Dopo le perplessità espresse dalla Federazione nazionale collegi ostetriche (Fnopo) in merito ai contenuti della pre-intesa del Ccnl del comparto Sanità (Se da un lato si recepisce la necessità di riconoscere le professionalità - ha precisato la presidente Silvia Vaccari - dall’altro si rischia di discriminare le specificità professionali che prescindono dal profilo di appartenenza
), Fials si è resa disponibile ad un incontro tra le parti di modo da accogliere e meglio approfondire le doglianze di questi professionisti e avviare un confronto
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Fials-Fnopo, incontro verso sinergia per una politica proattiva
La professione ostetrica è di serie B? Se lo domandano le ostetriche italiane, alla luce della firma alla pre-intesa del Ccnl del comparto Sanità, definendolo un testo che non riconosce il loro ruolo, le loro competenze e responsabilità. Tanto da lanciare una petizione online (alla quale hanno aderito già 11mila persone) e portare alla protesta la Federazione nazionale collegi ostetriche, che appellandosi ai Ministeri della Salute e del Lavoro ha chiesto di cambiare il testo, non riconosce la nostra attività sanitaria di assistenza
. Secondo l’Ordine, infatti, la questione è sia di status sia economica.
Su questa scia la Fials ha deciso di incontrare i componenti del Comitato Centrale Fnopo. Quella dell’ostetrica/o è una delle professioni più antiche - scrive in una nota il sindacato - Da sempre questi professionisti svolgono un ruolo fondamentale nel contesto Salute, così come anche a livello sociale; abbiamo il dovere di dar loro voce e valorizzare le loro competenze.
È importante non cadere in una nuova guerra tra professionisti. È necessaria una visione d’insieme per difendere il sistema salute (Giuseppe Carbone, Segretario Generale Fials)
È per questo che Fials per prima si è resa disponibile ad un incontro tra le Parti di modo da accogliere e meglio approfondire le doglianze di questi professionisti e avviare un confronto
. Durante il dibattito, spiega ancora la nota, si è posta molta attenzione alla disposizione legislativa (legge n. 178/2020) che aveva istituito l’Indennità di tutela del malato e promozione della salute e quella infermieristica con già una differenziazione economica che in nessun modo poteva essere modificata e/o integrata dal Ccnl.
È ancora si è discussa anche l’indennità per l’operatività in particolari U.O./Servizi (art.107 dell’ipotesi contrattuale). Dal proficuo confronto è emersa l’importanza di monitorare, ognuno nei propri ruoli e funzioni, l’attuazione rigorosa delle norme contrattuali perseguendo l’omogeneità applicativa. Non è raro, infatti, che il personale delle sale parto non venga riconosciuto come destinatario dell’indennità già precedentemente prevista per sala operatoria/terapie intensive e sub-intensive
.
Un incontro che, auspica il sindacato, rappresenta solo l’inizio di una fattiva collaborazione
, poiché solo con una sinergia tra le parti sarà possibile una politica proattiva che valorizzi le professioni, ognuno per la propria specificità
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